Mercoledì il centro culturale alternativo bernese della Reitschule riaprirà le proprie porte dopo uno stop di due settimane, voluto dagli stessi responsabili, con lo scopo di arginare le violenze sempre più frequenti all'interno e all'esterno delle mura della struttura. "Abbiamo approfittato della pausa per consolidarci, riorganizzarci e per dare il nostro contributo per risolvere la difficile situazione che ruota attorno all'edificio", hanno dichiarato oggi i responsabili dell'istituzione in una nota. "Decine di persone hanno investito innumerevoli ore di lavoro non retribuito per valutare idee, processi e la messa in atto di contromisure", aggiunge il collettivo, senza tuttavia specificare i provvedimenti adottati.
Chiusura temporanea
Il 7 gennaio i responsabili della Reitschule hanno annunciato la chiusura temporanea del centro culturale alternativo in risposta "alla crescente violenza attorno e dentro al complesso". Il 29 dicembre, un uomo ha riportato gravi lesioni durante un alterco di fronte alla struttura. Mentre a maggio sono rimasti feriti undici agenti durante un violento scontro che ha coinvolto la polizia e un gruppo di persone davanti al centro autonomo.
Discussioni
Da quando, nel 1987, la Reitschule ha assunto la veste di polo culturale, l'istituzione situata nei pressi della stazione ferroviaria è un tema ricorrente nei dibattiti affrontati dai politici della città di Berna, nonché pomo della discordia tra la destra e la sinistra. Oggetto di svariate votazioni popolari, finora i cittadini si sono sempre opposti alla sua chiusura.