Svizzera
"La situazione attuale mostra quanto sia importante la neutralità"
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Ats
5 ore fa
Marcel Dettling, presidente nazionale dell'Udc, si dice convinto che Berna "non deve fare alleanze con l'estero, perché questo ha permesso alla Svizzera di non essere trascinata nei conflitti".

L'attuale situazione internazionale - gli Usa tendono disimpegnarsi dall'Europa, che da parte sua vuole ampliare le sue forze armate - dimostra quanto sia importante per la Svizzera essere neutrale e quanto sia urgente riarmare l'esercito: ne è convinto il presidente UDC Marcel Dettling. "Il nemico deve saperlo: se ci attacca, pagherà un alto prezzo in termini di sangue", afferma il 44enne in un'intervista pubblicata oggi dalla NZZ am Sonntag. A suo avviso il mutamento delle condizioni permette al paese di aprire gli occhi. "L'Europa e la Svizzera si sono affidate ciecamente all'America negli ultimi ottant'anni. Con l'appoggio del Centro, la sinistra ha risparmiato moltissimo sull'esercito. Ora si vedono le conseguenze".

"Non dobbiamo fare alleanze con l'estero"

Secondo l'agricoltore il presidente americano Donald Trump "ha calato i pantaloni all'Europa" e sta pungolando tutti, l'Ucraina, il Canada, il Messico, l'Unione europea. "Spero che il nostro governo possa spiegare agli Stati Uniti che non facciamo parte dell'Ue". La Svizzera deve essere in buoni rapporti con tutti i paesi. "E non dobbiamo fare alleanze con l'estero. Questa è stata la nostra forza per anni e ci ha aiutato a non essere trascinati in conflitti esteri". Bisogna quindi essere favorevoli - chiedono i giornalisti del domenicale - a un accordo di libero scambio con Trump? "Non si tratta di Trump, ma del nostro commercio con l'America", risponde l'intervistato. "Tra quattro anni Trump non sarà più presidente degli Stati Uniti, ma un accordo di libero scambio continuerebbe ad esistere. Il nostro consigliere federale Guy Parmelin sta cercando di concludere accordi di libero scambio con diversi paesi: India, Thailandia e Stati Uniti. Questo è l'approccio giusto. Dobbiamo spostare l'attenzione: se l'Ue vuole imporci la sua burocrazia e le sue leggi con un trattato di sottomissione dobbiamo aprirci ad altri mercati".

"Trump va rispettato, è stato eletto democraticamente"

Ma non è in gioco anche una questione di valori, non sarebbe meglio intensificare i rapporti con gli stati europei? "Vorrei ricordare che Trump è il presidente democraticamente eletto della più grande economia del mondo: dobbiamo rispettarlo. Ma improvvisamente diciamo: non vogliamo più avere a che fare con gli americani! Non con i russi, comunque. E nemmeno con i cinesi. Mi chiedo con chi altro vogliamo commerciare. Come vuole la sinistra finanziare i suoi asili nito, tutti i richiedenti l'asilo e tutte le altre cose se non guadagniamo nulla? Il leader del PS Cédric Wermuth ha scritto "Fuck you, Mr. Trump": si dà la zappa sui piedi".

L'attacco al neo consigliere federale Pfister

Intanto però il neoconsigliere federale Martin Pfister, poco dopo la sua elezione, ha dichiarato che la neutralità elvetica deve rimanere flessibile. "È la tipica politica ambigua del Centro", commenta il successore di Marco Chiesa alla testa del più grande partito del paese. "Non ci si può schierare una volta e poi non farlo più. La neutralità della Svizzera non è più credibile. Ora in Arabia Saudita si stanno svolgendo i negoziati di pace per porre fine alla guerra in Ucraina. È una vergogna per la Svizzera".

Ancora critiche a Viola Amherd

Il consigliere nazionale svittese torna poi a criticare Viola Amherd. Ma perché l'UDC - chiedono i cronisti - non assume la guida del Dipartimento della difesa? "Questa domanda ci viene posta più volte. In occasione del precedente incarico vacante in Consiglio federale ci è stato chiesto perché non avessimo rilevato il Dipartimento di giustizia. Rispondo che in primo luogo è il governo nel suo insieme a decidere a chi assegnare un dipartimento; in secondo luogo, se avessimo un terzo consigliere federale prenderemmo immediatamente a carico il Dipartimento di giustizia o quello della difesa".

Consiglio federale? "Non mi candiderò mai"

Quando il viticoltore Guy Parmelin si dimetterà dal governo il contadino Dettling prenderà il suo posto? "No, non ci sarà mai un Consigliere federale Dettling: non può essere un obiettivo di vita", risponde l'interessato. "Perché come consigliere federale si ha un'agenda molto fitta", spiega. Anche come presidente di partito, ma meno: "quando in estate faccio il fieno posso ritirarmi", conclude il padre di tre figli.