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La Svizzera è sempre meno tollerante nei confronti degli stranieri
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Keystone-ats
13 ore fa
Secondo un recente sondaggio dell'Ufficio federale di statistica (UST), una fetta sempre più ampia della popolazione ritiene che gli stranieri abbiano un impatto negativo sul sistema scolastico e sulla sicurezza nella Confederazione.

Negli ultimi tre anni la Svizzera è diventata meno tollerante nei confronti degli stranieri. Secondo un recente sondaggio dell'Ufficio federale di statistica (UST), una fetta sempre più ampia della popolazione ritiene che gli stranieri abbiano un impatto negativo sul sistema scolastico e sulla sicurezza nella Confederazione. Tra il 2022 e il 2024 è aumentata la percentuale degli svizzeri che sostengono che i bambini stranieri nelle scuole impediscono una buona istruzione dei loro coetanei indigeni. Al contempo, è cresciuto anche il numero di persone che non si sentono sicure per strada "a causa della presenza degli stranieri", come si evince dai dati pubblicati oggi dall'UST, il quale realizza un monitoraggio biennale degli atteggiamenti razzisti e xenofobi nella Confederazione dal 2016.

Abuso delle prestazioni sociali

In aumento rispetto al 2022 appare anche il sentimento secondo cui gli stranieri abusano del sistema delle prestazioni sociali, come ad esempio dell'AVS o dell'AI, o che questi ultimi siano responsabili dell'aumento della disoccupazione in Svizzera. Dal 2020 i valori degli indici che misurano gli atteggiamenti xenofobi e ostili verso i gruppi target tendono ad aumentare, scrive l'UST in merito allo stato della convivenza tra i diversi gruppi di popolazione. Negli ultimi tre anni il valore degli atteggiamenti xenofobi è passato da 2,1 a 2,3, su una scala che va da 1 (in disaccordo con gli atteggiamenti negativi) a 4 (d'accordo con gli atteggiamenti negativi). I risultati dello scorso anno mostrano altresì un'interruzione della tendenza verso atteggiamenti più aperti, osservata tra il 2016 e il 2020. Da cinque anni a questa parte si delinea infatti una tendenza all'aumento degli atteggiamenti negativi, in particolare verso le persone ebree e quelle musulmane, sottolinea l'UST.

C'è chi ha atteggiamenti positivi

In generale, comunque, circa due terzi della popolazione l'anno scorso ha dichiarato di avere atteggiamenti positivi nei confronti delle persone straniere che vivono nel Paese. Oltre il 70% non ritiene infatti che gli stranieri creino una sensazione di insicurezza per strada, o che essi siano responsabili di un aumento della disoccupazione e neppure che i bimbi stranieri siano un ostacolo all'istruzione. Secondo il sondaggio, circa il 60% della popolazione si è detta inoltre favorevole a concedere maggiori diritti agli stranieri che vivono in Svizzera, in particolare in materia di ricongiungimento familiare. Tuttavia, solo la metà degli intervistati è favorevole alla loro partecipazione politica per favorirne l'integrazione nel Paese. Tra il 2022 e il 2024, è anche aumentata la percentuale di persone disposte a rinviare nel Paese d'origine gli stranieri che vivono in Svizzera da meno di cinque anni in caso i posti di lavoro scarseggino. Infine negli ultimi tre anni è diminuita anche la percentuale di persone favorevoli a concedere automaticamente la cittadinanza elvetica ai bambini nati in Svizzera da genitori stranieri.