Lobbismo
La Svizzera paga fino a mezzo milione di franchi per essere ascoltata dagli USA
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Ats
2 giorni fa
Il governo degli Stati Uniti limita l'accesso ai chip per l'intelligenza artificiale. La Svizzera si difende con una potente società di lobbying e non bada a spese.

La Svizzera intende investire fino a mezzo milione di franchi per ottenere l'accesso completo ai chip americani per l'intelligenza artificiale (IA). In settimana si era appreso che la Segreteria di Stato dell'economia (SECO) ha assunto lo studio legale Akin Gump Strauss Hauer & Feld per fare lobbismo.

Lobbismo, una nuova arma diplomatica

Come si evince da simap.ch, piattaforma per le commesse pubbliche della Svizzera, il contratto è stato assegnato senza concorso pubblico in quanto si tratta di una questione urgente, riferisce oggi il "Sonntagsblick". Akin Gump, numero due del lobbismo di Washington con un fatturato annuo di 65 milioni di dollari, è specializzato nei controlli in materia di esportazioni. Stando alla SECO, scrive il domenicale, i 500'000 franchi sono il tetto massimo e non devono per forza essere spesi interamente.

La corsa ai chip americani per l'IA

Nei giorni scorsi i giornali di Tamedia, che avevano reso noto la commessa, avevano riferito che il mandato avrebbe un costo di 30'000 dollari al mese, come comunicato dallo stesso Akin Gump in ossequio al Foreign Agents Registration Act (FARA), la legge che impone trasparenza sulle attività di governi e entità straniere negli Stati Uniti. "Lo studio legale americano specializzato assiste la Svizzera in materia di chip per l'IA", si era limitata a dire la SECO senza fornire cifre sui costi. La Confederazione ha solo un accesso limitato ai chip per l'IA in quanto non è considerata da Washington come "paese alleato".

Dazi

Non è escluso che lo studio legale verrà coinvolto pure nelle offensive contro i dazi imposti alla Svizzera dal presidente americano Donald Trump, aggiunge il "Sonntagsblick" dopo aver preso visione del contratto.