Svizzera
La Svizzera rischia l’esclusione dal programma Horizon
Foto Shutterstock
Foto Shutterstock
Keystone-ats
4 anni fa
L’UE è intenzionata a cambiare strategia sui progetti di ricerca spaziali e quantistici, diventando più indipendente da Paesi terzi. Per la Svizzera significherebbe perdere un’importante fonte di finanziamento pubblico

La Svizzera rischia l’esclusione dal programma Horizon Europe dell’Unione europea (Ue) per i progetti di ricerca spaziali e quantistici. Questo a causa di un cambio di strategia da parte di Bruxelles, che vuole sviluppare il settore in maniera indipendente.

L’UE vuole diventare più indipendente da Paesi terzi
Fino ad ora, anche Paesi terzi associati al programma potevano partecipare alle ricerche, ma stando a un documento di lavoro della Commissione europea pubblicato recentemente su sciencebusiness.net, la musica potrebbe cambiare. Le modifiche coinvolgerebbero anche Gran Bretagna e Israele, e in parte Norvegia, Islanda e Liechtenstein. L’Ue vuole infatti diventare “più indipendente da Paesi terzi” in ambito tecnologico. Il cambiamento di strategia non andrebbe a favore dei ricercatori svizzeri. Secondo quanto dichiarato a Keystone-ATS dalla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI), sarebbe una grande perdita per entrambe le parti. Il mondo elvetico della ricerca potrebbe perdere la sua seconda più importante fonte di finanziamento pubblico. L’Ue perderebbe invece un “partner affidabile e di eccellenza”.

Decisione attesa per venerdì
A detta del SEFRI, lo scorso settembre la Svizzera contava 60 partecipazioni nell’ambito spaziale (Space) e 23 in quello quantistico (Quantum). I ricercatori elvetici hanno ricevuto 19,2 milioni di franchi per i progetti spaziali e 21,2 per quelli quantistici, cifre che però non sono definitive. Non tutto è però ancora perduto: gli Stati membri dell’Unione europea dovrebbero discutere del cambiamento di strategia dopodomani. Certi Paesi, come Irlanda, Finlandia e Paesi Bassi, non sono convinti.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata