Il 12 dicembre il Tribunale federale si pronuncerà in seduta pubblica sui ricorsi presentati contro il voto popolare del 25 settembre 2022 sull'età di pensionamento delle donne. I ricorrenti sostengono che il popolo non ha potuto esprimersi in cognizione di causa. La proposta di innalzare l'età pensionabile delle donne a 65 anni ha ottenuto una maggioranza di appena il 50,6% dei voti. Il 6 agosto di quest'anno però, l'Ufficio federale delle assicurazioni sociali ha annunciato che le previsioni di finanziamento dell'AVS, utilizzate durante la campagna di votazione, erano errate. Questa ammissione ha indotto i Verdi, le Donne socialiste e un avvocato vodese a presentare ricorso al Tribunale federale contro il voto del 25 settembre 2022. Tutti chiedono l'annullamento del risultato e la ripetizione della votazione. L'udienza si terrà giovedì 12 dicembre, secondo quanto riportato dal quotidiano romando Le Temps.
La conferma del TF
Il Tribunale federale ha confermato la notizia all'agenzia Keystone-ATS, precisando che due giudici supplenti donne faranno parte della Prima corte di diritto pubblico - composta di cinque giudici - che dovrà esprimersi sui ricorsi. Il regolamento del TF stabilisce infatti che "i membri di entrambi i sessi partecipano al tribunale chiamato a pronunciarsi quando la natura della controversia sembra giustificarlo". Il 6 agosto l'UFAS aveva annunciato che le sue previsioni di spesa per l'AVS a lungo termine apparivano anormalmente elevate a causa di formule matematiche errate. Il deficit inizialmente stimato in 7 miliardi di franchi nel 2033 è stato quindi rivisto al ribasso a 4 miliardi di franchi. Questo errore ha indotto il direttore dell'UFAS ad annunciare la sua partenza il 23 ottobre. Stéphane Rossini lascerà il suo incarico alla fine di giugno 2025.