Un "teatrino dell'estremismo di destra": così il presidente dei democentristi svizzeri Marcel Dettling ha commentato le accuse di estremismo di destra rivolte questa primavera da più parti contro i membri dei Giovani UDC. I vertici del partito sinora non si erano espressi su queste critiche. Non c'è stato alcun reato, ha affermato in un'intervista pubblicata oggi dai giornali dell'editore CH Media il consigliere nazionale svittese. Da anni i media cercano di accusare l'UDC di estremismo di destra. Incomprensibile, dice Dettling, per "un partito democratico, liberale e borghese come l'UDC". La destra borghese non deve essere confusa con l'estremismo di destra.
Giovani UDC sono un partito indipendente
Finora il partito madre è stato riluttante a commentare gli avvenimenti di questa primavera. I giovani democentristi sono una formazione politica indipendente e quindi l'UDC nazionale non intende interferire, aveva dichiarato in aprile alla radiotelevisione svizzerotedesca SRF Sandra Sollberger, membro del comitato direttivo dell'UDC svizzera. Il partito madre non deve intervenire a causa di un presunto incontro tra il responsabile della strategia dei Giovani e l'estremista di destra austriaco Martin Sellner, aveva dal canto suo detto alla Neue Zürcher Zeitung il leader storico della formazione ed ex consigliere federale Christoph Blocher.
Relatori non noti
In aprile, anche all'interno dei Giovani UDC sono sorte polemiche intorno alla loro responsabile della strategia, Sarah Regez. Secondo il SonntagsBlick del 31 marzo, avrebbe partecipato a un incontro segreto con Sellner, al quale erano presenti anche membri del gruppo di estrema destra Junge Tat. Stando a sue dichiarazioni di inizio aprile alla SonntagsZeitung, Regez non conosceva i relatori all'evento. Il nome di Sellner non le era noto. Sei sezioni giovanili di partiti nazionali avevano invitato i Giovani UDC a prendere le distanze dall'estremismo di destra. I Giovani Verdi liberali a giugno hanno anche annunciato che avrebbero annullato la loro collaborazione con i loro coetanei democentristi.