
L'Unione delle città svizzere si oppone al pacchetto di misure di sgravio previste del Consiglio federale. Secondo il presidente dell'associazione, gli interessi dei centri urbani non sono tenuti in sufficiente considerazione e il sistema di compensazione degli oneri è messo a repentaglio. Il progetto ci ha sorpreso, dichiara Anders Stokholm, presidente dell'Unione e sindaco di Frauenfeld, in un'intervista pubblicata oggi dalla ‘NZZ am Sonntag’. La maggior parte delle misure riguarderebbe le città e i loro agglomerati, dove vivono tre quarti della popolazione elvetica.
Tagli che pesano
Il Consiglio federale prevede tagli di 140 milioni di franchi nella compensazione degli oneri per i costi dei centri, rileva il politico del PLR. Il solo Canton Zurigo perderebbe in tal modo 36 milioni di franchi all'anno. Stokholm teme un effetto domino a scapito di Città e Comuni. I centri urbani sarebbero inoltre direttamente colpiti anche dai tagli alle sovvenzioni per la politica climatica (-380 milioni) e dalla riduzione delle indennità di integrazione per richiedenti asilo, con conseguenze sull'assistenza sociale.