Svizzera
Lo sport estivo più pericoloso? Il parapendio
Immagine Shutterstock
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Thomas Schürch
3 anni fa
La maggior parte degli infortuni gravi avvengono praticando questa disciplina. “Oltre a una buona preparazione, occorre adottare un atteggiamento consapevole durante la pratica”, spiega Sophie Besson, psicologa della salute alla Suva

Parapendio, gare con veicoli a motore, gare ciclistiche, lotta, equitazione. Sono queste le cinque discipline sportive che nei mesi estivi causano più frequentemente infortuni particolarmente gravi, e talvolta mortali. A guidare la classifica è proprio il parapendio, con il 17,4% di infortuni gravi. I dati sono forniti dalla Suva.

Differenze tra i sessi
Gli infortunati gravi sono uomini in oltre l’80 per cento dei casi. Fanno eccezione gli sport equestri, che coinvolgono donne quasi il 90% delle volte. Questa ripartizione tra i sessi è dovuta al diverso grado di popolarità di determinate discipline sportive tra uomini e donne.

Percezioni errate?
Spesso chi pratica certi sport non è consapevole di quanto siano pericolosi. “L’entità del rischio di infortunio dipende da molto fattori”, spiega Sophie Besson, psicologa della salute alla Suva. “Oltre alla disciplina in sé, incidono l’esperienza, le capacità, l’atteggiamento in materia di sicurezza, ma anche la condizione fisica effettiva. Occorre poi tenere presente che le persone percepiscono e stimano i rischi in modo molto diverso”. Sono essenziali anche una buona manutenzione dell’equipaggiamento e il rispetto delle misure di sicurezza.

Come ridurre i rischi
Qualsiasi disciplina sportiva comporta un rischio di infortunio impossibile da minimizzare. È però possibile ridurre l’entità delle eventuali lesioni, ad esempio facendo effettuare da professionisti la manutenzione dell’equipaggiamento sportivo, adottando misure di sicurezza adeguate e seguendo un allenamento costante. Bisognerebbe inoltre conoscere in anticipo possibili situazioni di pericolo e sapere come affrontarle. Un altro aspetto importante concerne il sapersi autovalutare in modo realistico. “Oltre a una buona preparazione, occorre adottare un atteggiamento consapevole durante la pratica sportiva”, sottolinea ancora Besson. “È importante chiedersi se il proprio comportamento sia davvero sicuro. Bisogna fare attenzione non solo alla forma fisica del giorno, bensì anche alla condizione momentanea, influenzata ad esempio dalla stanchezza. È fondamentale prenderne consapevolezza, fare una pausa, interrompere l’attività o non iniziarla nemmeno”.

Prestazioni a rischio
Un infortunio avvenuto praticando uno sport ad alto rischio può essere soggetto a riduzioni delle prestazioni da parte delle assicurazioni. Queste ultime distinguono infatti tra atti temerari relativi e assoluti. Quelli relativi riguardano una grave violazione delle usuali regole e raccomandazioni di prudenza di una determinata disciplina. Ad esempio, quando nonostante condizioni di vento particolarmente sfavorevoli, si pratica comunque il parapendio e ci si infortuna. Sono considerati invece atti temerari assoluti gli sport pericolosi che comportano di per sé un elevato rischio di infortunio che non può essere ridotto a un livello ragionevole. Parliamo ad esempio di gare di downhill su terreni ripidi e sconnessi, corse di motocross, base jumping. Per svolgere queste attività è consigliabile stipulare un’assicurazione complementare.

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