
L’Ospedale universitario di Zurigo (USZ) ha licenziato Francesco Maisano, il controverso primario di cardiochirurgia. Questi è accusato di aver utilizzato protesi cardiache di una società nella quale egli stesso ha una partecipazione ed è sospettato di aver alterato dati nel sistema informatico dell’USZ. Il nosocomio spera così di ritrovare un po’ di serenità dopo le polemiche delle ultime settimane.
Maisano, che era stato sollevato dall’incarico a fine luglio, aveva respinto le accuse definendole “un costrutto infondato” per danneggiarlo. Da allora non avrebbe più potuto aver accesso al sistema interno e dare istruzioni ai dipendenti. Il procedimento penale nei confronti di Maisano è tuttora in corso e si attendono ancora le conclusioni di un’inchiesta esterna. L’Ospedale universitario gli rimprovera di aver comunque avuto accesso al sistema e di aver modificato dei dati nonostante sia stato posto in congedo e le indagini siano ancora in corso.
Separarsi anche dall’informatore
L’USZ intende pure separarsi dall’informatore - anch’egli medico - che con le sue rivelazioni aveva fatto partire le indagini. “Con l’allontanamento delle due persone coinvolte nel contenzioso vogliamo creare i presupposti per un nuovo inizio”, ha dichiarato oggi in una conferenza stampa il direttore dell’USZ Gregor Zünd.
In seguito alla denuncia penale contro Maisano, anche il medico informatore era stato a sua volta denunciato dopo le sue rivelazioni su presunti errori durante operazioni al cuore. Le accuse non erano dirette solo contro un chirurgo, ex subordinato di Maisano, ma anche contro i membri della direzione e del consiglio dell’ospedale. Se un accordo è stato trovato con Maisano per quanto riguarda il suo licenziamento, “non è ancora il caso” per il “whistleblower”. Le modalità di partenza di quest’ultimo non sono ancora state definite, ha spiegato l’USZ.
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