
Sono notizie degli ultimi giorni, in Italia stanno scattando le prime sanzioni severe per chi accede alle IPTV pirata, servizi di streaming che diffondono contenuti protetti dal diritto d’autore (Sky e DZN in primis). Questi servizi, che si trovano per pochi franchi anche sui maggiori shop online, sono molto amati anche in Ticino, soprattutto per chi cerca i contenuti trasmessi dalle pay tv italiane.
Ma se in Italia, oltre al distributore di materiale illegale, anche il cliente rischia grosso, “in Svizzera scaricare contenuti multimediali a uso esclusivo personale è consentito”, ha spiegato ai microfoni di Teleticino l’esperto informatico della SUPSI Alessandro Trivilini. “Ovviamente bisogna stare attenti entrando in questi circuiti. Non conoscendo l’infrastruttura informatica che sta alla base, inconsapevolmente potremmo essere trascinati in una situazione di illegalità”.
C’è da dire, però, che nonostante le aziende possano scoprire abbastanza facilmente chi usufruisce dei loro contenuti in modo illecito, non sempre esibiscono il pugno di ferro. “Le grosse case discografiche o le produttrici di film hanno i mezzi per sapere chi fa uso dei loro prodotti. Ma forse non è nel loro interesse sbaragliare questo sottobosco più o meno legale, perché alla fine sanno che l’appetito vien mangiando: una persona che accede a questi contenuti senza pagare dei costi esagerati, presto o tardi quando potrà permetterselo acquisterà l’abbonamento originale”, conclude Trivilini.
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