Federali 2023
Mai così tante persone si candidano al Consiglio nazionale
© Servizi del Parlamento - Béatrice Devènes
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Redazione
un anno fa
È record di proposte elettorali: 5'909 persone sono in lizza per la Camera bassa, il 27% in più rispetto a quattro anni fa. Un terzo di tutte le candidature arriva dai partiti Alleanza del Centro e PVL.

5'909 persone, di cui il 41% donne, sono in lizza nei 20 Cantoni con sistema proporzionale per un seggio nel Consiglio nazionale. È quanto rilevano i dati analizzati dall'Ufficio federale di statistica (UST), secondo cui mai prima d'ora così tante persone avevano espresso il desiderio di entrare a far parte della Camera bassa del Parlamento. Rispetto a quattro anni fa, sono 1'264 persone in più (+27%). A queste poi si aggiungono le persone che si sono candidate nei Cantoni con sistema maggioritario.

618 liste

Nei 20 Cantoni con sistema proporzionale (tra cui il Ticino) sono state presentate in totale 618 liste, ovvero un numero di proposte elettorali decisamente maggiore rispetto a quello presentato quattro anni fa (+107). Si tratta di un incremento del 21% che segna un nuovo record.

L'età

Circa il 30% di tutte le persone candidate ha meno di 30 anni. L'età media dei pretendenti a un seggio è la più elevata dal 1991, ovvero 43,6 anni, contro 41,75 nel 2019 e 40,59 nel 2015. In lizza ci saranno anche dieci candidati di 18 anni. Nel complesso le persone più giovani appartengono alle liste del PS e dei Verdi e hanno in media meno di 40 anni. L'età media più elevata è registrata nei piccoli partiti di destra (democratici svizzeri, Lega e Mouvement citoyens romands/genevois), dove l'età media delle persone candidate supera i 50 anni.

Alleanza del Centro e PVL in testa per numero di liste

L'Alleanza del Centro e il PVL sono in testa sia per numero di liste presentate che per quello di candidature: il primo con 108 proposte elettorali e 1'099 candidature, mentre il secondo, con 86 liste, ha raddoppiato il numero di liste proposte rispetto alle precedenti elezioni, per un totale di 839 candidature. Solo questi due partiti, assieme, rappresentano un terzo di tutte le candidature. Per quanto riguarda gli altri partiti si osserva, anche in questo caso, un incremento delle candidature (PLR: +22%; PS: +16%; UDC: +10%).

La congiunzione rimane uno strumento molto popolare

Rispetto al 2019, per le elezioni federali del 2023, è stato concluso praticamente lo stesso numero di congiunzioni di liste (80 contro le 81 di quattro anni fa). Il numero di congiunzioni a livello di sottoliste, invece, è salito, passando da 108 a 118. In questo frangente, delle 618 liste solo 25 non hanno operato una congiunzione. "Se 30 anni fa si registrava ancora circa un 16% di liste non congiunte, questo valore si è contratto sempre di più fino ad arrivare al di sotto del 5% nel 2023", rileva l'UST. "Questo valore riflette la forte ascesa delle liste parziali dei partiti, congiunte fra di loro".

Quasi la metà delle liste parziali sono liste di giovani o senior

Come già accaduto quattro anni fa, i partiti scelgono di preferenza liste parziali specifiche per fasce di età; queste ultime costituiscono, infatti, quasi la metà di tutte le liste parziali dei partiti. Anche le liste regionali continuano a godere di una grande eco (quasi il 20%). Perdono invece terreno le liste parziali specifiche per sesso. "In passato impiegate da alcuni partiti come strumento di sostegno alle donne, nel 2023 esistono solo 15 liste parziali di questo tipo (il 4% di tutte le liste parziali)".

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