Svizzera
Mai così tanti pernottamenti in Svizzera quest'estate, ma il Ticino segna un calo
©Chiara Zocchetti
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Keystone-ats
10 mesi fa
Il ritorno degli ospiti stranieri ha fatto salire il numero di pernottamenti a 23,9 milioni tra maggio e ottobre, il livello più alto mai osservato. Ticino e Grigioni, che avevano registrato un boom durante la pandemia, segnano un arretramento.

Numeri record per il turismo svizzero nella stagione estiva 2023. Da inizio maggio a fine ottobre sono stati registrati 23,9 milioni di pernottamenti, il livello più alto mai osservato. Stando ai dati diffusi stamani dall'Ufficio federale di statistica (UST), è stata rilevata una progressione del 6,3% su base annua, trainata dal ritorno in forze di ospiti stranieri (+17,2% a 12,4 milioni). La domanda indigena è per contro calata (-3,4%), scendendo a 11,5 milioni, pur rimanendo la seconda più elevata di sempre per il periodo in questione.

Ticino e Grigioni in calo

Solo tre delle quattordici regioni in cui l'UST divide la Confederazione segnano un arretramento: le flessioni più marcate vengono osservate in Ticino (-5,6% a 1,7 milioni) e nei Grigioni (-4,4% a 3,7 milioni), entrambe realtà che avevano largamente approfittato nel 2022 (e ancora più nel 2021) della propensione degli svizzeri per le vacanze in patria, in un contesto di pandemia globale. La ripresa del turismo internazionale ha invece messo le ali a zone urbane come Ginevra (+13,1%) e Zurigo (+8,8%), come pure alla regione di Lucerna (+10,3%) e al Vallese (+10,0%).

Tanti turisti tedeschi e americani

Tornando alla componente straniera, va rilevato che i pernottamenti sono ancora del 3,3% inferiori al 2019, ultima stagione pre-Covid. Per quanto riguarda i paesi di provenienza, nell'estate 2023 la classifica è stata dominata dalla Germania (2,1 milioni di notti, -1,6%) e dagli Stati Uniti (+24,7%, pure a 2,1 milioni); seguono Regno Unito (+26,8% a 0,9 milioni), Francia (+3,7% a 0,8 milioni), paesi del Golfo (-5,2% a 0,6 milioni) e Italia (-1,9% a 0,5 milioni). Fra le progressioni maggiori va segnalata quella della Cina (+360% a 0,3 milioni), con numeri però ancora ampiamente inferiori a quelli pre-coronavirus (-63,7%): in generale la domanda asiatica è rimasta ancora inferiore del 27,7% a quella della stagione estiva del 2019.

I dati di ottobre

L'UST ha pubblicato anche i dati dei pernottamenti per il solo mese di ottobre, che segna +2,7% a 3,3 milioni. La crescita è dovuta agli ospiti provenienti da oltre frontiera (+14,3%), mentre gli svizzeri mettono a referto -5,8%.