"Voglio diventare consigliere federale. Mi piace agire, assumermi responsabilità e dirigere". Così si è presentato il consigliere di Stato di Zugo e candidato al Consiglio federale Martin Pfister oggi davanti ai media a Baar, dove vive. Colonnello nell'esercito, Pfister si dice interessato al Dipartimento della Difesa. Il 61enne candidato alla successione di Viola Amherd ha definito "stimolante e motivante" il fatto che il nuovo membro del Governo si dovrà occupare del Dipartimento della Difesa. "Ancora oggi, camminare in una caserma mi è più familiare che muovermi a Palazzo federale", ha ammesso il membro dell'Esecutivo del Canton Zugo che nell'esercito ha diretto un battaglione di salvataggio e che fra il 2004 e il 2012 è stato responsabile degli aiuti in caso di catastrofe nei cantoni di Zugo, Uri, Svitto, Grigioni e Ticino.
Il tema delle casse malati
Se il prossimo 12 marzo dovesse essere eletto in Consiglio federale e dirigere il Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), Pfister intende analizzare in primo luogo con attenzione quali compiti devono essere affrontati nel DDPS. In Consiglio federale, l'attuale responsabile del Dipartimento cantonale della sanità si impegnerebbe inoltre per un equilibrio tra uno Stato economicamente forte e socialmente responsabile. Questo è il caso della sanità nel canton Zugo, dove tutta la popolazione ha accesso a un'assistenza sanitaria di alta qualità con premi contenuti, ha sottolineato.
Sguardo al passato
In qualità di storico Martin Pfister considera importante prendere decisioni con uno sguardo al passato. A questo proposito ha citato un detto coniato dall'ex cancelliere tedesco Helmut Kohl, secondo il quale chi non conosce il passato non può capire il presente e plasmare il futuro.
Sfruttare la collaborazione con la NATO
Martin Pfister ritiene necessario che la Svizzera collabori con la NATO. "L'adesione alla NATO non è un obiettivo", ha sottolineato l'esponente del Centro, ma è importante sfruttare le opportunità di cooperazione e formazione con l'Alleanza atlantica. "La NATO è assolutamente essenziale per la sicurezza in Europa".
"Maggiori risorse all'esercito"
Pfister si è inoltre detto favorevole "a dotare l'esercito di maggiori risorse nel più breve tempo possibile e a portarlo dove deve andare". "Dopo un lungo periodo di dividendi della pace, l'esercito ha un grande bisogno di ripristinare le sue capacità di difesa", ha dichiarato. È tuttavia necessario trovare un equilibrio tra le esigenze dell'esercito e l'equilibrio del bilancio della Confederazione.
Tocca alla Svizzera centrale
Il candidato ha anche insistito sulla possibilità di eleggere in Consiglio federale un rappresentante della Svizzera centrale dopo oltre 20 anni di assenza dal Governo. L'ultimo è stato il lucernese Kaspar Villiger (PLR), che ha lasciato il Consiglio federale nel 2003.
Nel Consiglio di Stato di Zugo da quasi 10 anni
Martin Pfister fa parte dell'esecutivo del canton Zugo dal 2016. Docente di formazione, ha studiato germanistica e storia e risiede a Baar (ZG). L'ultimo consigliere federale proveniente dal canton Zugo è stato eletto più di 50 anni fa: si tratta di Hans Hürlimann, pure del PPD (oggi Centro), rimasto in carica dal 1974 al 1982.
Almeno sette in in Governo
Se eletto in Consiglio federale, Martin Pfister intende rimanervi per almeno sette anni. Se dopo uno o due anni si rendesse disponibile un dipartimento diverso da quello della Difesa, non gli sembrerebbe opportuno un cambio. Restare al governo per due legislature obbliga a pensare a lungo termine e ad assumersi le proprie responsabilità, ha dichiarato.
Lingua francese da migliorare
Piuttosto esitante nelle risposte ai giornalisti romandi, Pfister ha dichiarato di aver imparato il francese soprattutto nell'esercito, "quando ero al comando di una compagnia francofona a Ginevra". Ha comunque promesso di poter migliorare quando sarà confrontato giorno per giorno con la lingua di Voltaire. Al pari dell'altro candidato ufficiale al posto in Consiglio federale, il consigliere nazionale sangallese e presidente dell'Unione svizzera dei contadini (USC) Markus Ritter, anche l'esponente del governo del canton Zugo si è rivolto a un'agenzia di pubbliche relazioni per sostenere la sua candidatura. Un team di specialisti lo affiancherà quando si presenterà ai gruppi parlamentari. Si tratterà inoltre di migliorare le relazioni all'interno delle Camere federali, dov'è meno conosciuto del suo contendente.