
La soddisfazione del personale sanitario degli ospedali svizzeri è leggermente aumentata, malgrado l'incremento del carico di lavoro. È quanto emerge da un rapporto condotto dall'Università di Berna. Un terzo degli interpellati afferma tuttavia di non essere in grado di soddisfare le proprie esigenze personali in materia di cure di buona qualità. L'indagine, realizzata nel 2024, si è concentrata sulla resilienza e l'importanza delle esigenze personali, il tutto integrato a informazioni dettagliate sullo stato della digitalizzazione, indica oggi l'ateneo.
Cosa è emerso
L'appagamento sul lavoro del personale infermieristico è passato dal 73% del 2023 al 74,2% del 2024, mantenendo il livello della prima ondata di Covid-19 (74,3%). Anche la soddisfazione per la retribuzione ha mostrato un leggero miglioramento rispetto al 2023, ma rimane del 7,3% al di sotto del livello pre-pandemia, indicando la necessità di misure aggiuntive, secondo gli autori. Sono inoltre stati osservati risultati positivi per quanto riguarda l'intenzione del personale sanitario di rimanere: sebbene la probabilità di continuare a svolgere la professione tra due o cinque anni sia ancora inferiore di circa il 4% nel 2024 rispetto a prima della pandemia, è leggermente aumentata rispetto al 2023.
"Il rischio di fluttuazione rimane elevato"
"Anche se questi sviluppi positivi sono piacevoli, non devono nascondere il fatto che il rischio di fluttuazione rimane elevato, una sfida che il settore infermieristico stava già affrontando prima della pandemia", sottolinea Markus Arnold, co-autore del rapporto, citato in una nota. L'esaurimento emotivo e la mancanza di tempo sono stimati rispettivamente al 7,4% e al 3,5% in meno rispetto all'anno precedente, a differenza del carico di lavoro, dove due terzi degli infermieri intervistati hanno percepito un aumento rispetto al 2023. Inoltre, quasi un terzo del personale sanitario ha dichiarato di non essere in grado, nella maggior parte dei casi, di soddisfare i propri requisiti personali per un'assistenza infermieristica di buona qualità, e lo stesso vale per la soddisfazione delle esigenze individuali dei pazienti (30%). Questi risultati rivelano una tendenza preoccupante, secondo il rapporto: il personale infermieristico che dichiara di soddisfare i requisiti è in media il 15% più appagato e il 10% più propenso a continuare a svolgere la professione tra cinque anni.
Ancora passi da compiere nella digitalizzazione
Infine, la digitalizzazione dell'assistenza infermieristica è lungi dall'essere completa: sebbene quasi il 95% degli intervistati abbia menzionato l'esistenza di un sistema digitale di documentazione, la sua utilità è stata valutata come media. Gli autori ritengono che ci sia ancora un ritardo da recuperare, soprattutto negli ospedali di piccole e medie dimensioni. Questo rapporto sulla gestione ospedaliera è stilato dal 2019 dall'Istituto di contabilità e controllo aziendale dell'Università di Berna in collaborazione con i nosocomi. Nell'estate e nell'autunno del 2024, gli autori hanno intervistato 3'600 infermieri in 28 ospedali svizzeri.