Nel portafoglio
Migros il supermercato più caro, Aldi il più conveniente
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Keystone-ats
3 anni fa
K-Tipp ha effettuato un confronto sui prezzi di 30 alimenti in cinque catene di supermercati.

Migros è la più cara fra le cinque principali catene di supermercati in Svizzera, mentre la più conveniente è Aldi: è quanto emerge dall'ultimo confronto sui prezzi effettuato da K-Tipp.

Nel numero da domani in edicola il periodico consumeristico ha preso in considerazione - in un test effettuato in settembre - 30 alimenti, gli stessi presenti in un paniere due anni or sono. Si tratta di frutta, verdura, latticini, prodotti di panetteria, farina, conserve e tanto altro ancora.

La classifica

La spesa meno cara è stata effettuata presso Aldi: è costata 66,74 franchi. Al secondo posto figura Lidl, con 68,53 franchi (+3% rispetto ad Aldi), al terzo Coop, dove sono stati pagati 70,17 franchi (+5%), al quarto Denner, che ha richiesto 71,78 franchi (+8%); chiude la classifica, molto staccata, Migros, che ha presentato un conto di 81,10 franchi (+22%).

Migros sfavorita da negozi con dimensioni diverse

A sfavorire Migros è il fatto che diversi prodotti più convenienti sono disponibili solo nei grandi negozi: il test ha però preso in considerazione la normale filiale di Ostermundigen (BE), che con i suoi 2500 metri quadrati è comunque assai più grande dei 1000 metri quadrati che caratterizzano i punti vendita di Aldi e Lidl.

I prezzi però aumentano un po' dappertutto

Nel confronto con il 2020 emerge che circa la metà dei prodotti del paniere di Aldi è diventata più cara: solo quattro sono scesi di prezzo. La situazione è simile presso Lidl: tre soli articoli più convenienti. Diverso è invece il discorso per Coop, che ha ampliato nettamente la sua linea Prix Garantie: il tal modo la cooperativa ha scavalcato in classifica Denner (che appartiene a Migros). Da parte sua Migros ha dieci prodotti più a buon mercato rispetto a due anni or sono, ma ciò non è bastato per evitare l'ultimo posto.

Cambio di metodo

K-Tipp effettua i paragoni da più di 20 anni. Dapprima veniva utilizzato un paniere di prodotti di base, ma nel 2017 è partita un'analisi con articoli un po' meno comuni. Questo perché nel primo segmento, quello di base, i prezzi ad esempio di pasta, riso, patate - tenendo conto anche delle linee a buon mercato come M-Budget o Prix Garantie - tendevano ad essere perfettamente identici: ai giornalisti della testata zurighese appariva evidente che i vari operatori del ramo si controllavano l'un l'altro per non apparire più costosi. Da qui l'idea di spostare i riflettori su altri articoli, per dare un'idea concreta di quanto davvero fossero le differenze di prezzo nel fare la spesa da uno o dall'altro dei grandi distributori.