Ticino
Minusio, quando il patriziato diventa imprenditore
Redazione
2 anni fa
Il patriziato di Minusio ha scelto di investire in un’immobile per poter incrementare le proprie entrate. Il presidente Merlini: “Siamo fiduciosi di poter aumentare la nostra liquidità”.

È un salto importante quello compiuto dal patriziato dal Minusio che, di fronte all’erosione del proprio patrimonio, ha deciso di investire in un edificio da reddito composto da sei appartamenti, la cui inaugurazione è avvenuta sabato. “Un patriziato senza un’entrata non può sopravvivere e questo era il nostro caso”, spiega ai microfoni di Ticinonews il presidente Renzo Merlini. “Non c’erano più mezzi per sopravvivere e abbiamo dovuto trovare una soluzione con ciò che avevamo a diposizione”.

Non è un caso isolato

Le difficoltà sopracitate affliggono anche altre realtà sparse sul territorio. “ Abbiamo un 15-20% di patriziati ticinesi che sono in difficoltà e non hanno quindi la disponibilità finanziaria per poter operare efficacemente”, conferma Tiziano Zanetti, presidente dell’alleanza patriziale ticinese (ALPA). “Operazioni come questa, per coloro che le possono fare, sono sicuramente di qualità e permettono di intervenire sul territorio e su tutte le altre proprietà in maniera importante”.

Puntare sull’energia?

Se in origine una delle ricchezze dei patriziati era proprio il territorio amministrato, oggi questa realtà pre-comunali devono saper far prova di una certa creatività. Un’attitudine, questa, incoraggiata dalla stessa ALPA. “Al giorno d’oggi uno dei temi centrali per l’economia è l’energia”, prosegue Zanetti. “Se pensiamo a tutto il potenziale che abbiamo nei boschi e ai patriziati che forniscono alle centrali a prezzo costante e a chilometro zero tutto il carburante necessario a produrre energia, vediamo che questa può essere una strada da percorrere per i proprietari dei boschi. Il legname lo abbiamo e può darci energia per il presente e per il futuro”.

“Siamo speranzosi”

Non sull’energia, ma sul mattone, ha scommesso il patriziato di Minusio. Una scommessa che parte da buoni presupposti: a febbraio tutti gli appartamenti saranno affittati. “Abbiamo giocato il ‘jackpot’, diciamo, su questa soluzione. Siamo fiduciosi”. I presupposti ci sono “ma non sappiamo cosa accadrà in futuro. Siamo speranzosi di riuscire, con questa opera e magari con altre future, a migliorare la nostra liquidità e a marcare meglio la nostra presenza”, conclude Merlini.

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