I negoziati con l'UE sono a buon punto, mentre continuano i lavori su temi quali la libera circolazione delle persone, l'energia elettrica e il contributo svizzero a favore della coesione nell'UE. È quanto rileva il Consiglio federale, che nella sua seduta odierna ha discusso in modo approfondito lo stato dei negoziati con l'UE. Anche i lavori interni e le discussioni con i Cantoni, le parti sociali, i partner economici e i gruppi di interesse coinvolti "hanno permesso di fare passi avanti su vari fronti", sottolinea il Governo in una nota.
Oltre 140 sedute negoziali con l'UE
Dal 18 marzo 2024 la delegazione svizzera guidata dal capo negoziatore Patric Franzen ha condotto oltre 140 sedute negoziali con l’UE. Il Consiglio federale ha constatato "sostanziali passi avanti nella maggior parte degli ambiti del pacchetto, soprattutto sulle questioni istituzionali e gli aiuti di Stato". In altri, in particolare per quanto riguarda la libera circolazione delle persone, l’energia elettrica e il contributo svizzero alla coesione, le due parti "continueranno a negoziare nell’intento di giungere a posizioni convergenti". L’obiettivo dei negoziati, precisa il Governo, è garantire la sicurezza e la prosperità della Svizzera stabilizzando e sviluppando la via bilaterale con l’UE.
Lavori interni
Sul piano interno, i lavori volti ad attuare gli elementi del pacchetto in Svizzera hanno permesso ai dipartimenti interessati di determinare le leggi e le ordinanze che devono essere emanate o modificate nonché le necessarie misure di accompagnamento. In totale gli atti giuridici dell’UE che la Svizzera dovrebbe recepire nell’ambito del pacchetto sono circa 150. Il messaggio che sarà trasmesso al Parlamento è già in fase di redazione. Il Governo è stato inoltre informato del risultato delle discussioni con i Cantoni, le parti sociali, i partner economici e i gruppi di interesse coinvolti, che hanno riguardato i temi chiave dell’immigrazione, della protezione dei salari, dell’energia elettrica e dei trasporti terrestri. Anche in questo caso "i lavori proseguono".
Il programma Erasmus+
L’Esecutivo ha inoltre preso una decisione di principio concernente il programma dell’UE Erasmus+: punta a un’associazione della Svizzera a questo programma a partire dal 2027 e sottoporrà la decisione di finanziamento al Parlamento nell’ambito del messaggio sul pacchetto globale. Parallelamente è prevista la messa a punto di un sistema nazionale di attuazione e gli attori del settore dell’istruzione "sono invitati a prepararsi".
Le prossime tappe
Il Consiglio federale ha incaricato il DFAE e gli altri cinque dipartimenti interessati (DFGP, DEFR, DATEC, DFI e DFF) di proseguire i negoziati con l’UE. I dipartimenti sono anche incaricati di portare avanti i lavori di attuazione interna, compresi quelli sulle misure di accompagnamento e sulle conseguenze finanziarie, in vista dell’elaborazione di un messaggio sull’intero pacchetto.