
Numero record di procedure di ricorso nei confronti di televisioni e radio svizzere nel 2024: ne sono state aperte 45 nuove, ossia sette in più rispetto al 2023. Lo ha comunicato oggi l'Autorità indipendente di ricorso in materia radiotelevisiva (AIRR). I nuovi ricorsi si sono riferiti quasi esclusivamente a contenuti redazionali della SSR, sottolinea la nota, aggiungendo che 30 riguardavano la SRF, 12 la RTS e 2 la RSI. L'unica eccezione è costituita da una trasmissione di Telebasel. I contenuti redazionali contestati hanno riguardato il conflitto a Gaza, le votazioni federali e cantonali, le elezioni, l'attualità politica e sociale, i procedimenti penali pendenti e conclusi nonché le conseguenze della pandemia di COVID-19. Delle 31 procedure di ricorso evase nell'anno in esame, l'AIRR ha accertato una violazione del diritto in 7 casi rispetto ai 3 nel 2023.
AIRR
L'AIRR, istituita nel 1984, è una commissione extraparlamentare della Confederazione, di cui fanno parte 9 membri che esercitano la loro funzione a titolo accessorio e una segreteria composta da 3 persone. La commissione è presieduta da Mascha Santschi Kallay, avvocato e consulente in comunicazione. L'AIRR accerta, su ricorso, se i contenuti delle trasmissioni radiotelevisive diffuse da emittenti svizzere o i contenuti dell'ulteriore offerta editoriale della SSR (offerte online, aree commenti, teletext, ecc.) hanno violato le disposizioni concernenti il contenuto redazionale delle pubblicazioni.