Salute
Nuova legge sul tabacco, ma è considerata debole e con molte pecche
© Shutterstock
© Shutterstock
Dal 1° ottobre entrerà in vigore la nuova legge sul tabacco in Svizzera, che alza l'età minima per l'acquisto a 18 anni e introduce restrizioni alla pubblicità. Tuttavia, l'Associazione per la prevenzione del tabagismo critica la debolezza della legge e chiede interventi più efficaci.

Il 1° ottobre - su decisione del Consiglio federale - entrerà in vigore la nuova legge federale sui prodotti del tabacco. Da quella data in poi l'età minima per acquistare prodotti del tabacco e prodotti contenenti nicotina sarà di 18 anni su tutto il territorio svizzero e il divieto di vendita alle persone minorenni comprenderà anche le sigarette elettroniche. La legge, tuttavia, "è molto debole", spiega l'Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo, spiegando infatti che il giorno stesso in cui entrerà in vigore "sarà già in ritardo sui più recenti sviluppi di questo mercato". Questa nuova legge sarà accompagnata dalle modifiche di altri atti normativi, ossia la legge federale concernente la protezione contro il fumo passivo e la legge federale sulla radiotelevisione. Da quella data in poi, la vendita di prodotti del tabacco e di prodotti contenenti nicotina dovrà rispettare le stesse regole in tutti i cantoni. E per la prima volta su tutto il territorio svizzero le sigarette elettroniche e i prodotti contenenti nicotina saranno equiparati ai prodotti del tabacco.

Le novità più importanti a livello nazionale

Età minima 18 anni: sarà vietato vendere a persone minorenni prodotti del tabacco, sigarette elettroniche e articoli analoghi (ad es. bustine di nicotina).

Restrizioni alla pubblicità: la pubblicità sarà vietata in modo uniforme in tutti i cantoni sui supporti e nei luoghi seguenti: manifesti visibili da spazi pubblici, sale cinematografiche, mezzi di trasporto pubblici, edifici adibiti a scopi pubblici, campi sportivi, manifestazioni sportive. Il divieto di pubblicità radiotelevisiva comprenderà anche i prodotti contenenti nicotina e le sigarette elettroniche senza nicotina.

Avvertenze: le avvertenze, rimaste identiche durante gli ultimi 14 anni, saranno leggermente ritoccate per la prima volta e completate con un codice QR attraverso il quale la consumatrice o il consumatore potrà accedere a informazioni di aiuto per smettere di fumare.

Divieto di fumare: per proteggere dal fumo passivo nei luoghi chiusi sarà vietato fumare anche sigarette elettroniche e dispositivi a tabacco riscaldato.

Imposizione delle sigarette elettroniche: anche le sigarette elettroniche usa e getta e le cartucce di liquido contenenti nicotina destinate ai vaporizzatori saranno gravate dall'imposta sul tabacco, pur se con un'aliquota estremamente ridotta.

"Una legge insufficiente"

La LPTab è stata adottata dal Parlamento nel 2021 dopo oltre sei anni di lotte tra la fazione favorevole all'industria del tabacco e le deputate e i deputati impegnati invece a difendere la salute pubblica. "Ben nove anni dopo la prima proposta del Consiglio federale, entrerà così in vigore una legge che soddisfa solo in misura molto limitata i requisiti stabiliti, ossia ridurre il consumo di tabacco e proteggere la popolazione, in particolare i bambini e gli adolescenti, dagli effetti nocivi di questo consumo", scrive sempre l'Associazione. Nel dettaglio viene evidenziato come pubblicizzare su stampati e online prodotti del tabacco e prodotti contenenti nicotina "continuerà a essere possibile nella stessa misura che in passato". Inoltre, le promozione delle vendite - ovvero le campagne promozionali, "una delle forme di pubblicità più efficaci - rimarranno in linea di principio consentite". A essere vietata ci sarà quindi la sponsorizzazione di eventi "che hanno un carattere internazionale", ma non di eventi nazionali e regionali. Implicitamente, la legge riconosce in questo modo che nella maggior parte dei paesi limitrofi il divieto di sponsorizzazione è in vigore da anni. Per quanto concerne i controlli, la legge porrà "una semplice base per i test d'acquisto nei chioschi, che servono a verificare se il divieto di vendita alle persone minorenni è rispettato, ma non prevede alcun test d'acquisto online". In generale, ai cantoni non è praticamente data nessuna indicazione per verificare che i divieti siano rispettati, né per imporre sanzioni in caso di infrazione. A preoccupare c'è anche il fatto che gli additivi nei prodotti del tabacco e nei prodotti contenenti nicotina, "li rendono ancora più nocivi e favoriscono l'instaurarsi di una dipendenza (ad es. il mentolo) saranno ancora consentiti". Come commenta la presidente dell'Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo (AT Svizzera), la consigliera nazionale Laurence Fehlmann Rielle: "Con questa legislazione debolissima per quanto concerne la pubblicità del tabacco, in termini di prevenzione la Svizzera resterà il fanalino di coda dell'Europa ".

L'iniziativa popolare Giovani senza tabacco "va infine applicata"

In risposta al testo della LPTab, di cui avevano intravisto sin da subito le lacune, le principali organizzazioni svizzere di salute pubblica si sono coalizzate per lanciare l'iniziativa popolare "Sì alla protezione dei fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità del tabacco (Giovani senza tabacco)". Il messaggio dell'iniziativa era chiaro: basta con la pubblicità del tabacco rivolta ai bambini e agli adolescenti. "Nonostante l'opposizione del Consiglio federale, del Parlamento e della lobby del tabacco, il 13 febbraio 2022 l'iniziativa è stata accolta dal 56,6% del popolo e da una maggioranza di 15 cantoni. Da allora sono trascorsi oltre due anni e il Parlamento non è ancora riuscito ad applicare l'iniziativa popolare in linea con la Costituzione".AT Svizzera chiede al Parlamento di "colmare al più presto le lacune della nuova legislazione federale sui prodotti del tabacco e di applicare l'iniziativa popolare Giovani senza tabacco rispettando la volontà espressa da popolo alle urne. Ne va dell'efficacia e della credibilità delle misure messe in atto nel nostro paese per proteggere i bambini e gli adolescenti".