Svizzera
Oggi si vota anche in sei Cantoni
©Gabriele Putzu
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Keystone-ats
21 ore fa
I cittadini di Soletta, Basilea Campagna, Lucerna, Berna, Sciaffusa e Friburgo. Tra i temi salario minimo, voto ai 16enni e tasse di circolazione.

Salario minimo, voto ai 16enni, iniziativa solare e tasse di circolazione. Sono i principali argomenti delle votazioni odierne in sei cantoni. In due casi si decide sull'introduzione di un salario minimo: uno strumento già introdotto in Ticino (dove vigono soglie fra i 20.00 e i 20.50 franchi all'ora), come pure nei cantoni di Neuchâtel, Giura, Ginevra e Basilea Città.

Soletta, salario minimo e legge sull'energia

A Soletta un'iniziativa della sinistra e dei sindacati propone una tariffa minima di 23 franchi lordi all'ora, con un adattamento al rincaro di anno in anno. Il testo, respinto dal governo e dalla maggioranza del parlamento, mira a "migliorare in modo rapido ed efficace" la situazione di chi attualmente guadagna meno di 4000 franchi al mese con un impiego a tempo pieno, in particolare nei settori delle pulizie, del commercio al dettaglio o della ristorazione.

Secondo oggetto solettese è una revisione totale della legge sull'energia, approvata dalla maggioranza del parlamento e combattuta da un referendum dell'UDC. Nel 2018, i votanti avevano respinto con una maggioranza del 70,5% una precedente revisione che prevedeva in particolare un divieto dei riscaldamenti con energie fossili. La versione sottoposta ora al voto è un compromesso che si limita a fissare dei limiti vincolanti sulle emissioni di CO2 degli impianti di riscaldamento.

Basilea Campagna, salario minimo e doppio Pukelsheim

A Basilea Campagna un'iniziativa del sindacato Unia chiede di introdurre un salario minimo di 22 franchi all'ora da applicare a tutti i settori. Un sistema che va quindi oltre quello in vigore dal 2022 a Basilea Città, dove i dipendenti di settori coperti da un contratto collettivo non sono assoggettati all'obbligo del salario minimo (fissato in 21,70 franchi). L'iniziativa in votazione a Basilea Campagna prevede una serie di eccezioni, in particolare per gli apprendisti, le imprese familiari, gli stage temporanei e i lavori di vacanza per i giovani. Anche qui il salario minimo andrebbe adeguato annualmente all'inflazione. Il consiglio di Stato raccomanda di respingere l'iniziativa, perché teme rischi per la stabilità economica e la competitività. Contrario anche il parlamento. Solo il PS e i Verdi sostengono il testo.

Altro oggetto in votazione è una revisione della legge sui diritti politici che prevede l'introduzione del sistema del "doppio Pukelsheim" per le elezioni del Gran Consiglio a partire dal 2027. Si tratta di un metodo cosiddetto "bi-proporzionale", che tiene conto in un secondo conteggio anche dei "voti residui" che altrimenti andrebbero persi e che è quindi più equo per le piccole formazioni. Questo sistema è già in uso in diversi cantoni: Zurigo, Argovia, Nidvaldo, Svitto, Zugo, Sciaffusa, Grigioni, Uri e Vallese. I partiti di sinistra e di centro sostengono la riforma, mentre PLR e UDC sono contrari.

Lucerna, voto ai 16enni

Nel canton Lucerna è in votazione un'iniziativa che chiede di introdurre il diritto di voto a livello cantonale e comunale a partire dai 16 anni. Il testo è stato lanciato da 19 fra organizzazioni, associazioni e partiti, ma è stato bocciato dal parlamento che nel 2021 si era già opposto a un'analoga iniziativa individuale. Contrari la maggioranza dei deputati di UDC, PLR e Centro, come pure il governo cantonale, che non ha presentato nessun controprogetto. A favore dell'iniziativa si sono invece schierati i rappresentanti di PS, Verdi, Verdi liberali, come pure il movimento giovanile del Centro. Il diritto di voto ai 16enni è in vigore soltanto nel canton Glarona, in seguito a una decisione della Landsgemeinde del 2007. Analoghe iniziative sono state bocciate a larga maggioranza nei canton di Zurigo, Berna, Neuchâtel, Uri e lo scorso novembre in Argovia. Proposte in tal senso sono allo studio anche nei Grigioni e ad Appenzello Esterno.

Berna, iniziativa solare

Nel canton Berna i votanti si esprimono su un'iniziativa solare dei Verdi che chiede di installare pannelli fotovoltaici su tutti i tetti e le facciate degli edifici che si prestano a questo scopo. L'iniziativa è affiancata da un controprogetto meno rigido del Gran Consiglio, che prevede un obbligo soltanto per i tetti dei nuovi edifici.

Il testo dei Verdi prevede che i tetti e le facciate di tutti gli edifici idonei - secondo norme che saranno fissate dal consiglio di Stato in un'ordinanza - siano equipaggiati con pannelli solari entro il 2040. In caso contrario i proprietari verrebbero obbligati a pagare una tassa che sarà utilizzata per promuovere le energie rinnovabili.

Per i partiti borghesi e gli ambienti economici, l'iniziativa sostenuta dalla sinistra rappresenta un'ingerenza eccessiva nella proprietà privata. Lo scorso settembre, il Gran Consiglio ha quindi adottato a larga maggioranza un controprogetto meno restrittivo, che prevede un obbligo di realizzare impianti fotovoltaici sui tetti, ma non sulle facciate dei nuovi edifici.

I pannelli fotovoltaici andrebbero installati anche nei grandi parcheggi pubblici. L'obbligo non si estenderebbe invece ai proprietari di edifici esistenti, che dovranno soltanto segnalare, in caso di ristrutturazione, se il loro tetto si presta a questo scopo.

Sciaffusa, tasse di circolazione

Nel canton Sciaffusa è in gioco un nuovo modello di calcolo delle tasse di circolazione. Per le auto elettriche è prevista una drastica riduzione che inizialmente è fissata a 100 franchi, rispetto ai 324 franchi che si pagano attualmente.

Per le vetture a combustione sono previsti aumenti a medio termine. Si passerebbe dall'attuale sistema che tiene conto unicamente della cilindrata a un modello basato anche sul peso e sulla potenza.

Il nuovo modello, sostenuto dal quasi tutti partiti ad eccezione dell'UDC, è definito "dinamico" in quanto prevede che siano garantiti 14,5 milioni di franchi di introiti complessivi: il valore del 2022. Ciò significa che la tariffa per le auto a benzina o diesel aumenterà di pari passo all'incremento delle auto elettriche. Per queste ultime sono previsti aggravi una volta che rappresenteranno il 30% del parco macchine (oggi al 3,5%).

Friburgo, centro conservazione patrimonio culturale

Nel canton Friburgo la votazione verte su un credito di 56 milioni di franchi, sottoposto a referendum obbligatorio, per la costruzione di un "centro di stoccaggio interistituzionale cantonale" (SIC) a Givisiez.

Il progetto è giudicato indispensabile dalle autorità. Si tratta di garantire per i prossimi 25-40 anni la conservazione di oggetti appartenenti a 12 istituzioni di importanza nazionale, compresi i volumi della Biblioteca cantonale e universitaria. Le varie opere e oggetti, in tutto circa 6 milioni di pezzi per un valore che supera i 420 milioni, sono attualmente ripartite in 29 siti che in parte non soddisfano le norme di conservazione, sottolinea il governo.

Il Gran Consiglio ha approvato il progetto senza voti contrari e solo due astensioni. Il centro si potrà avvalere anche di 8,8 milioni di franchi di sovvenzioni federali. Il cantiere dovrebbe già iniziare in primavera ed essere portato a termine nel 2028.