Dimostrazione
Oltre 4mila persone a Basilea per la manifestazione pro Palestina
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Keystone-ats
un giorno fa
Si sono riuniti in un parco nei pressi della stazione FFS. La manifestazione è autorizzata.

Circa 4'000 persone si sono riunite alla Elisabethenanlage di Basilea, un parco nei pressi della stazione delle FFS, raccogliendo l'invito di varie organizzazioni per una manifestazione nazionale pro palestinese. La dimostrazione era autorizzata. L'evento si è svolto nella calma, precisa la polizia cantonale. I manifestanti chiedevano, tra l'altro, l'immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e in Libano, sanzioni economiche contro Israele e la fine della cooperazione tra Svizzera è Stato ebraico a livello scientifico. All'origine dell'iniziativa vi era la federazione Svizzera-Palestina (Föderation Schweiz-Palästin, a cui hanno aderito un centinaio di organizzazioni, da vari comitati per la Palestina a partiti di estrema sinistra e movimenti femministi e queer). Un giornalista di Keystone-ATS presente sul posto ha stimato che vi fossero circa 4000 persone, mentre la polizia cantonale parla di 1500-2000 manifestanti e gli organizzatori indicano una cifra superiore a 8000.

Manifestazioni anche in Italia...

Circa 5'000 persone sono scese in piazza finora a Roma per manifestare la loro solidarietà alla Palestina, malgrado la dimostrazione fosse stata vietata dalla Questura. Forte mobilitazione per la stessa ragione è attesa in Spagna. "L'Italia fermi la vendita e l'invio di armi a Israele. Finisca immediatamente il genocidio a Gaza", ha detto un attivista al megafono durante la manifestazione, che vuole essere nazionale. "Nonostante il divieto siamo scesi in piazza perché abbiamo una responsabilità storica. Chiediamo la fine dei bombardamenti. L'Italia deve prendere una linea chiara. C'è stata una mistificazione su questo corteo. Ci hanno detto che era una celebrazione di Hamas (il movimento islamista la potere a Gaza), ma noi siamo qui per commemorare i nostri morti, i morti palestinesi. Gli unici che fanno celebrazioni qua in Italia sono gli amici di Israele e l'industria bellica italiana", ha dichiarato, sempre a un megafono, un rappresentate dell'Unione democratica arabo palestinese. "Il divieto (di manifestare) è arrivato non per garantire la pace ma per garantire la guerra. Potevamo essere molti di più se questo non fosse uno Stato di polizia, uno Stato fascista", afferma un altro attivista dei giovani palestinesi.

... e Spagna

Intanto, oltre quaranta città in tutta la Spagna si preparano a un fine settimana di cortei e proteste per il 7 ottobre, primo anniversario dell'attacco di Hamas contro Israele. Madrid, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa spagnola Efe, sarà al centro della mobilitazione nazionale pro Palestina, organizzata dalla Rete di solidarietà contro l'occupazione della Palestina (Rescop), che raduna decine di associazioni, per denunciare "un anno di genocidio" nella Striscia di Gaza "e 76 anni di colonizzazione israeliana". Nel tardo pomeriggio, nella capitale spagnola anche personalità del mondo della cultura si uniranno ai cortei. La mobilitazione oggi toccherà una ventina di città, tra cui Girona, Granada, Pamplona e i centri più piccoli di Murcia e Arrecife. Domani sarà invece la volta di Barcellona, Valencia, Cordoba e Malaga, mentre lunedì sera le piazze di Siviglia, Saragozza e Las Palmas si riempiranno di slogan e bandiere.