Sanità
Ospedali universitari in rosso per 210 milioni, "Le tariffe non vengono adeguate da 20 anni"
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Keystone-ats
8 ore fa
Lo hanno affermato oggi a Berna i loro responsabili, lanciando un appello a un maggiore sostegno. Al momento non esiste un piano per sostenere specificamente gli ospedali universitari, ha fatto notare Antoine Geissbühler, decano della Facoltà di Medicina dell'Università di Ginevra e direttore dell'insegnamento e della ricerca presso l'ospedale universitario di Ginevra (HUG). "Senza sostegno, non riusciremo a realizzare la nostra trasformazione", ha aggiunto.

La situazione finanziaria degli ospedali universitari svizzeri è estremamente difficile e la popolazione potrebbe risentirne. Lo hanno affermato oggi a Berna i loro responsabili, lanciando un appello a un maggiore sostegno. Davanti ai media, i direttori dei cinque nosocomi e delle facoltà di medicina del Paese hanno sottolineato il ruolo centrale svolto dalle loro istituzioni come pilastri dell'assistenza sanitaria e come centri di ricerca e formazione. Questo ruolo è sottoposto a notevoli pressioni a causa di importanti investimenti in infrastrutture digitali e architettoniche e nell'adeguamento delle condizioni di lavoro.

Nessun piano di sostegno

Al momento non esiste un piano per sostenere specificamente gli ospedali universitari, ha fatto notare Antoine Geissbühler, decano della Facoltà di Medicina dell'Università di Ginevra e direttore dell'insegnamento e della ricerca presso l'ospedale universitario di Ginevra (HUG). "Senza sostegno, non riusciremo a realizzare la nostra trasformazione", ha aggiunto. Questi investimenti sono necessari, ma non sono presi in considerazione nelle tariffe. "Il 2023 è stato caratterizzato da un grande shock per il sistema ospedaliero, e ciò malgrado l'aumento del numero di pazienti", ha rilevato Werner Kübler, direttore dell'Ospedale universitario di Basilea e presidente di unimedsuisse, l'associazione svizzera di medicina universitaria.

Risultati annuali negativi per tutti

Tutti gli ospedali universitari hanno registrato un risultato annuale negativo, che nel complesso ammontava a 210 milioni di franchi. Questo dato si spiega con i costi aggiuntivi legati all'inflazione e agli stipendi, nonché al perdurare di una situazione tariffale tesa. Per questo motivo, nell'estate del 2023 hanno disdetto gli accordi tariffali stazionari con gli assicuratori e sono riusciti a negoziare prezzi migliori. Nel settore ambulatoriale, che svolge un ruolo sempre più importante, la situazione è ancora più allarmante: le tariffe non coprono i costi e non vengono adeguate da vent'anni. Se gli ospedali universitari devono soddisfare le aspettative della popolazione in termini di cure ambulatoriali e di riserve di capacità, secondo loro non si può che procedere con un aumento delle tariffe. I responsabili hanno infine sottolineato la grande importanza dei cinque ospedali universitari per la ricerca medica. Se si vuole che questa rimanga attraente, hanno concluso, è necessario definire adeguatamente le condizioni quadro.