Reazioni al voto
Pamini: "Chi oggi è in pensione, riceve soldi non suoi"
5 ore fa
Così il democentrista sulla bocciatura della Riforma LPP: "Senza le riforme necessarie, i pagatori netti sono sempre di più le generazioni più giovani”.

Il Consigliere nazionale UDC Paolo Pamini oggi siede dalla parte degli sconfitti per quanto riguarda la bocciatura della modifica della legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità LPP (Riforma della previdenza professionale). Ai microfoni di Ticinonews, il democentrista sottolinea però che “una riforma è comunque necessaria”.

"Sarà importante frammentare i risultati tra classi generazionali"

“L’entità del risultato è chiara e sorprendente - precisa Pamini - e per questo motivo sarà importante nel corso delle prossime settimane leggere le analisi del post voto per capire perché il sovrano ha votato in questo modo. Soprattutto sarà importante frammentare i risultati tra classi generazionali, classi economiche, zone regionali, per riuscire poi a leggere questo voto in vista del lavoro che andrà necessariamente fatto”. 

"Chi oggi è in pensione, riceve soldi non suoi"

Secondo Pamini, “oggi chi è in pensione sta bruciando in realtà i soldi non suoi bensì dei suoi colleghi giovani e questo non può funzionare, questo è il sistema dell'AVS ma non della cassa pensione. Bisogna capire, per esser chiari, come hanno votato per esempio i baby boomer, quelli che stanno per entrare in pensione. Questo perché alcune generazioni potrebbero essere ancora una volta vittime del peso demogratico dei baby boomer, che già ci hanno lasciato uno Stato altamente indebitato e che non fanno le riforme necessarie - comprensibilmente perché nel loro interesse non era questo il momento di farle - però il problema è che i pagatori netti sono sempre di più le generazioni più giovani”.