Ticino
Partito Comunista sarà in piazza contro le "posizioni scellerate" di Süssli
© CdT/Chiara Zocchetti
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Redazione
6 ore fa
Il Partito Comunista annuncia che scenderà in piazza contro l'ipotesi di inviare soldati svizzeri in Ucraina, denunciando la proposta del comandante Süssli come un pericolo per la neutralità del Paese.

"Scendiamo in piazza per dire NO a soldati svizzeri in Ucraina", è quanto si legge in un comunicato del Partito Comunista, che considera come "scellerate" le posizioni "di inviare 200 soldati svizzeri a farsi ammazzare" prese dal comandante delle forze armate svizzere Thomas Süssli.

Contro la neutralità della Confederazione

"L'esercito svizzero si dovrebbe limitare alla difesa dei confini nazionali e non a mettere a repentaglio la vita dei nostri coscritti in avventure all'estero", scrive il Partito Comunista, denunciando inoltre le posizioni di Süssli come "contrarie alla neutralità e irresponsabili per la nostra sicurezza nazionale" in quanto rappresentino "una provocazione bella e buona contro una potenza nucleare belligerante". "Süssli", leggiamo inoltre, "misconosce anche l'espensionismo della NATO e i crimini del regime ucraino: una politica estera e di sicurezza responsabile dovrebbe invece impegnarsi per la neutralità come maniera di favorire la pace e un presunto esperto di sicurezza come Süssli lo dovrebbe sapere".

Manifestazione a Bellinzona

Il Partito Comunista annuncia così di essere pronto a scendere in piazza il "15 marzo alle ore 14h30 a Bellinzona sul piazzale antistante la Stazione FFS", manifestando per una Svizzera "veramente sovrana, indipendente e neutrale, che ritrovi la volontà di risolvere pacificamente le controversie internazionali, che cessi ogni cooperazione militare e politica con la NATO e contro all'invio di soldati svizzeri in Ucraina".