
L'iniziativa popolare "Per un diritto di cittadinanza moderno (Iniziativa per la democrazia)" costituisce una notevole ingerenza nelle competenze cantonali e deve essere respinta. È quanto raccomanda oggi il Consiglio federale, senza presentare un controprogetto diretto o indiretto. L'obiettivo dell'iniziativa - lanciata dall'associazione"Aktion Vierviertel/Action Quatre Quarts" - è fare in modo che la legislazione in materia di naturalizzazione rientri nella competenza della Confederazione. Prevede inoltre un diritto alla concessione della cittadinanza dopo cinque anni di soggiorno legale in Svizzera, a condizione che l'interessato non sia stato condannato a una pena detentiva di lunga durata, non comprometta la sicurezza interna ed esterna del Paese e possieda conoscenze di base di una lingua nazionale.
"La procedura è strutturata su tre livelli"
In una nota, il governo ricorda che le la vigente procedura di naturalizzazione ordinaria è strutturata su tre livelli, il che risulta dalla triplice cittadinanza a livello di Comune, Cantone e Confederazione. In Svizzera sono applicabili prescrizioni sia federali che cantonali e comunali, per cui le pertinenti procedure non sono disciplinate in modo uniforme. I promotori dell'iniziativa esigono una procedura uniforme in tutto il Paese per eliminare le differenze tra i Cantoni e i Comuni e migliorare la parità di trattamento. Secondo l'esecutivo ciò costituisce una notevole ingerenza nelle competenze dei Cantoni e nell'impostazione federalistica della procedura di naturalizzazione ordinaria. Concretamente, il Consiglio federale ritiene che l'attuale cittadinanza a tre livelli e le competenze dei rispettivi livelli statali vadano mantenute. Ha pertanto deciso di raccomandare di respingere l'iniziativa, senza presentare un controprogetto. Il Governo si dice tuttavia pronto a ottimizzare la procedura di naturalizzazione e adottare misure mirate, concernenti ad esempio la qualità dei verbali dei colloqui per la naturalizzazione oppure la trasparenza, l'efficienza e l'uniformità delle procedure. Per farlo, intende basarsi sui rapporti che saranno realizzati in adempimento di due postulati adottati dal Parlamento.