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Per il Nazionale lo stalking va inserito nel Codice penale, Gianini: "Un passo doveroso"
©Gabriele Putzu
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Redazione
4 mesi fa
Il consigliere nazionale ticinese Simone Gianini (Plr), membro della Commissione degli affari giuridici della Camera del popolo, ha commentato la decisione della Camera bassa che ieri ha votato a favore dell'inserimento dello "stalking" nel Codice penale come reato specifico.

Per il Consiglio nazionale lo "stalking" dovrebbe essere inserito nel Codice penale come reato specifico. È quanto deciso ieri dalla Camera del popolo, che he approvato un progetto in tal senso. Lo "stalking", ricordiamo, consiste nel perseguitare e molestare intenzionalmente e ripetutamente una persona, limitandone la libertà e condizionandone le abitudini di vita. In attesa di conoscere il parere del Consiglio degli Stati, abbiamo approfondito il tema con Simone Gianini, consigliere nazionale ticinese del Plr e membro della Commissione degli affari giuridici della Camera bassa.

"Un passo doveroso"

Quanto votato oggi dal Consiglio nazionale "è un significativo primo passo", ha detto Gianini. "La Svizzera non aveva una fattispecie nel Codice penale che indicasse la punibilità dello stalking, così dapprima alla Commissione giuridica e in seguito alla maggioranza della Camera bassa è sembrato un passo doveroso votare un progetto in questo senso". Un'approvazione arrivata "anche solo per dare un segnale, perché sono delle situazioni che si verificano sempre più spesso, soprattutto adesso grazie ai mezzi tecnologici moderni". Per il consigliere nazionale "è quindi importante che sia stato dato un segnale in questo senso".

"Non è facile per una vittima"

 Gianini professionalmente è attivo come avvocato e nella sua carriera ha già avuto un'esperienza diretta con vittime di stalking. "Non è mai semplice spiegare a una vittima il motivo per il quale ma Magistratura non interviene. Oggigiorno i casi sono sempre più numerosi e spesso sempre più invasivi nella vite delle vittime, tanto che possono portare a fini molto tragiche. Per questo è importante che alla Magistratura vengano dati gli strumenti adatti per intervenire".