
In futuro la Posta dovrebbe beneficiare di maggiore flessibilità nel recapito a domicilio di lettere, pacchi e quotidiani. Inoltre, il servizio universale dovrà porre maggiormente l'accento sui contenuti digitali. Lo pensa il Consiglio federale, che ha posto oggi in consultazione la revisione parziale dell'ordinanza sulle poste. Essa dovrebbe consentire alla Posta di ottimizzare i suoi processi dal punto di vista economico, nonché fornire le prestazioni del servizio universale in maniera più efficiente e a costi più contenuti, spiega il governo in un comunicato.
Tempi di consegna
I requisiti qualitativi relativi ai tempi di consegna per lettere, pacchi e quotidiani in abbonamento devono essere ridotti al 90%, mentre attualmente sono al 97% per le lettere e al 95% per le altre due categorie. L'azienda beneficerà così di un margine di manovra maggiore nei periodi più intensi, come il Natale o il Black Friday. Inoltre, con la revisione, la cui procedura di consultazione terminerà il prossimo 6 agosto, l'esecutivo vuole obbligare la Posta a recapitare gli invii negli insediamenti abitati tutto l'anno e non più, come in base alle disposizioni vigenti dal 2021, in ogni casa abitata. Tale modifica, evidenzia dal canto suo lo stesso gigante giallo in una nota separata, interesserebbe il 2% circa delle economie domestiche svizzere. Esse usufruirebbero comunque di soluzioni di recapito alternative. Il passaggio avverrà nell'arco di dieci anni.
Digitalizzazione
Il servizio universale futuro dovrà poi tenere più in considerazione l'elevato livello di digitalizzazione della popolazione e delle imprese. Nel traffico dei pagamenti, dovrebbe essere compreso anche un metodo accettato per i versamenti online (ad esempio carta di debito o app) e previsto l'accesso digitale ai pagamenti elettronici (e-banking). Un canale di recapito elettronico completerà il servizio universale senza sostituire quello fisico. In un contesto sempre più digitalizzato, le nuove offerte fungono da ponte fra i servizi fisici e quelli informatici, sottolinea il Consiglio federale. Concretamente, quando ad esempio un cliente invierà una lettera, avrà la possibilità di impostarla in formato digitale. Il destinatario potrà scegliere se ricevere l'invio in questa modalità, oppure in quella classica cartacea. "La decisione del Consiglio federale di integrare la lettera ibrida nel mandato della Posta costituisce un passo importante verso un servizio moderno che rispecchi le esigenze attuali della clientela", ha commentato, citato nel comunicato diffuso dal gigante giallo, il CEO ad interim dell'azienda Alex Glanzmann, accogliendo favorevolmente questo sviluppo. Le misure sono intese a stabilizzare temporaneamente il finanziamento autonomo del servizio universale, messo a dura prova a causa della riduzione massiccia delle lettere fisiche, fino all'entrata in vigore della legge sulle poste riveduta.