Svizzera
“Più mezzi per l’esercito svizzero”
Keystone-ats
3 anni fa
UDC e PLR chiedono al Consiglio federale di aumentare le risorse annuali dell’esercito ad almeno 7 miliardi di franchi e rafforzare la prontezza di intervento, aumentando il numero di soldati

Rafforzare l’esercito svizzero. È quanto chiedono i partiti UDC e PLR, tramite due note stampa distinte, alla luce degli ultimi sviluppi del conflitto russo-ucracino.

L’UDC chiede 2 miliardi in più per l’esercito e più soldati
L’UDC vuole che l’esercito svizzero abbia più risorse. Oggi ha chiesto un aumento della spesa per la difesa di due miliardi di franchi, un incremento degli effettivi di 20’000 unità e altre misure immediate. Gli eventi nell’Europa orientale ci mostrano che la pace non può essere data per scontata, afferma l’UDC in un comunicato. La sicurezza e la libertà devono avere la massima priorità nella politica svizzera senza indugio, ha detto il partito. L’UDC chiede quindi al Consiglio federale di aumentare le risorse annuali dell’esercito ad almeno 7 miliardi di franchi, cioè 2 miliardi in più rispetto al budget attuale. Inoltre il numero di soldati nell’esercito dovrebbe essere aumentato di circa 20.000 unità, vale a dire un quinto in più. Con queste misure, la Svizzera sarebbe solo alla metà del riarmo dell’esercito previsto dalla Germania o della spesa per la difesa del 2% del PIL richiesta dalla NATO ai suoi stati membri, sottolinea la nota. In merito al conflitto in Ucraina, l’UDC chiede anche al Consiglio federale di difendere i buoni uffici della Svizzera e di proporre una conferenza di pace sul suolo svizzero. Infine, la Confederazione deve essere generosa nel fornire servizi umanitari, sia sotto forma di aiuto sul posto che di accoglienza temporanea di rifugiati ucraini.

Anche il PLR per un aumento della spesa per la difesa
Anche secondo il PLR l’esercito svizzero deve farsi trovare preparato vista l’evoluzione della gestione della sicurezza in Europa. “Il tempo della pace in Europa e dei benefici ad essa legati è purtroppo terminato”, sottolinea il partito.“La politica di potenza è tornata sul nostro continente. In questo contesto mutevole, è importante trarre le giuste conclusioni per poter rivestire in modo credibile il nostro ruolo di neutralità armata e proteggere al contempo in modo efficace la popolazione svizzera. La Svizzera deve potersi difendere”. Il presidente del PLR e Consigliere agli Stati Thierry Burkart e la Consigliera nazionale Maja Riniker hanno quindi chiesto, tramite due mozioni, che il Consiglio federale adotti misure adeguate. Da un lato viene chiesto di aumentare le spese per la difesa. “Se i paesi membri dell’Alleanza atlantica spendono il 2% del loro prodotto interno lordo per la difesa, la Svizzera indipendente dovrebbe spendere l’1% del suo PIL per proteggersi, ossia 7 miliardi di franchi l’anno”, scrive il PLR. Dall’altro si chiede di aumentare la prontezza di intervento, con un aumento dei militi a 120’000 unità, che deve essere “avviato al più presto”. Per il partito bisogna inoltre concentrarsi sulla difesa del cyberspazio e accelerare l’acquisto degli aerei da combattimento F-35.

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