Diversità
Politica svizzera, "chi ha un background migratorio incontra più ostacoli che seggi"
© Crinari
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Redazione
5 giorni fa
Nonostante il 39% della popolazione in Svizzera abbia origini migratorie, solo il 16% dei parlamentari condivide questo vissuto. Un nuovo studio dell’Università di Neuchâtel svela le barriere – e le chiavi – per accedere alla scena politica elvetica.

"Quali sono i criteri di successo che contraddistinguono i politici e le politiche con un background migratorio in Svizzera?". Una domanda che si sono posti i ricercatori del Forum svizzero per lo studio delle migrazioni e della popolazione (SFM) dell'Università di Neuchâtel nel loro ultimo rapporto, chiedendosi anche come mai le istituzioni politiche svizzere siano carenti nella diversità. "Nonostante quasi il 39% della popolazione in Svizzera abbia origini migratorie", viene specificato nel comunicato stampa, "soltanto una piccola parte dei seggi – a livello federale, cantonale o comunale – è occupata da persone con un background migratorio".  Tuttavia, evidenziano i ricercatori, "tale diversità rimane sottorappresentata in Parlamento: nella legislatura 2019–2023, soltanto il 16% degli eletti e delle elette aveva un vissuto migratorio. Come si spiega questo divario? E cosa occorre per accedere ad una funzione politica se non si corrisponde al profilo 'tipico' di una persona svizzera impegnata in politica?". Domande a cui cerca di rispondere lo studio repchance.ch, mettendo in luce i percorsi "spesso complessi di coloro che si impegnano politicamente".

L'ultimo rapporto SFM

Il team di ricercatori e ricercatrici del SFM ha raccolto dati relativi a tre legislature (2011–2023) e condotto interviste con politici e politiche con background migratorio. I risultati dello studio, pubblicati in un nuovo rapporto, evidenziano un dato chiaro: più è visibile l’origine migratoria – attraverso il nome, l’accento o l’aspetto – maggiori sono gli ostacoli. "Questi percorsi sono frenati da svariate barriere, tra cui stereotipi, discriminazioni e una legittimità di rappresentanza continuamente messa in discussione".

Superare le barriere: percorsi verso l'impegno politico

Eppure, prosegue la nota stampa, "alcuni e alcune riescono a superare queste sfide". I loro percorsi presentano spesso elementi comuni: eventi chiave, un impegno precoce nel mondo associativo e una solida presenza all’interno del proprio comune o cantone. "In un sistema politico fortemente radicato a livello locale, come quello svizzero, questi fattori giocano un ruolo cruciale: il dialetto o il riconoscimento da parte della comunità possono addirittura essere determinanti in un’elezione". Lo studio evidenzia anche il ruolo determinante dei partiti politici, veri e propri “gatekeeper”: i partiti di sinistra talvolta offrono programmi mirati di sostegno e promozione, mentre i partiti di destra puntano maggiormente su carriere professionali tradizionali e reti individuali. In ogni caso, l’esperienza politica si acquisisce spesso “sul campo”, dal momento che mancano di frequente programmi formali di mentorship. "Nonostante ciò, le difficoltà persistono". Molte persone testimoniano di essere "bersaglio di attacchi verbali, insulti razzisti o pressioni affinché si occupino esclusivamente di questioni legate alla migrazione".

Suggerimenti dei ricercatori

I ricercatori e le ricercatrici suggeriscono diverse misure per affrontare queste sfide, tra cui sviluppare sin da subito solide reti locali, dedicarsi a più tematiche oltre alle questioni migratorie, e costruire un percorso professionale parallelo per garantire stabilità a lungo termine. Le conclusioni dello studio evidenziano anche una Svizzera in trasformazione, con cittadini e cittadine che desiderano partecipare pienamente alla vita politica del paese. "Questa diversità dovrebbe quindi riflettersi anche nelle istituzioni politiche svizzere", conclude il comunicato.