Svizzera
Povero o a rischio povertà il 16% della popolazione, Caritas: "Consultori sovraccarichi"
©Chiara Zocchetti
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Il dato del 2023 rimane comunque in linea rispetto all'anno precedente. Caritas denuncia consultori sociali sempre più oberati.

In Svizzera, nel 2023, il tasso di povertà è rimasto stabile all'8,1%. Il fenomeno colpisce chi vive da solo o in famiglie monoparentali con figli minorenni o nelle quali nessuno lavora, nonché le persone che non hanno una formazione post-obbligatoria. È quanto emerge dall'indagine annuale sui redditi e sulle condizioni di vita dell'Ufficio federale di statistica (UST). Dai dati risulta pure in aumento la quota di popolazione che ha arretrati di pagamento. Il tasso di povertà è rimasto pressoché invariato rispetto al 2022 (8,2%). Tra la popolazione occupata tale quota è stata del 4,4% (176'000 persone), superiore a quella degli anni precedenti (2022: 3,8%; 2021: 4,2%), ha precisato l'UST.

Poveri o a rischio povertà il 16%

Se nella Confederazione 8 abitanti su 100 sono considerati poveri, aggiungendo chi è a rischio povertà si raggiunge la cifra di 1,4 milioni di persone: il 16,1% della popolazione non dispone pertanto di uno spazio di manovra finanziario per assorbire i crescenti costi degli affitti e delle casse malati. Allarmante è il fatto che un bambino su cinque vive in queste condizioni. "E questa situazione d'indigenza non accinge a distendersi. Per un Paese ricco come la Svizzera è inaccettabile", sottolinea Aline Masé, responsabile del Servizio politica sociale di Caritas Svizzera.

Lavoratori poveri

Nonostante conseguano un reddito, molte famiglie non sono tuttora in grado di garantire la propria sussistenza con le proprie forze. Il numero di soggetti poveri o a rischio di povertà che esercitano un'attività lucrativa, i cosiddetti working poor, è aumentato fino a raggiungere la cifra di 336'000 persone. Anche i bambini e i familiari che vivono nella stessa economia domestica e che non esercitano un'attività lucrativa sono colpiti da questo fenomeno. "I salari di queste persone vengono divorati dal crescente costo della vita. Il margine a disposizione diventa sempre più piccolo", spiega Aline Masé.

Consultori Caritas sovraccarichi

Questa tensione si percepisce in tutta la Svizzera nelle offerte delle organizzazioni Caritas regionali. I consultori sociali sono da tempo sovraccarichi. La domanda di consulenze per il risanamento dei debiti aumenta, i tempi d'attesa si fanno sempre più lunghi e a volte non possono essere accettati tutti i casi. I mercati Caritas registrano valori massimi nel numero di acquisti. Caritas chiede quindi un intervento efficace da parte della politica nella lotta contro la povertà.

La definizione di povertà

La soglia di povertà è calcolata sulla base delle direttive della Conferenza svizzera delle istituzioni dell'azione sociale (COSAS). Nel 2023, ammontava a una media di 2'315 franchi al mese per una persona sola e di 4'051 franchi per due adulti che vivono con due figli. Nell'anno in rassegna, il 6,3% della popolazione aveva inoltre accumulato almeno due tipi di arretrati di pagamento. Si tratta di fatture che non hanno potuto essere pagate in tempo negli ultimi dodici mesi per motivi finanziari.