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Presunte frodi sui sussidi, gli ex dirigenti di Bus Ostschweiz e BLS deferiti ai tribunali cantonali
https://www.busost.ch
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Redazione
19 ore fa
L'Ufficio federale dei trasporti ha concluso le inchieste preliminari su presunte frodi sui sussidi da parte di ex dirigenti di Bus Ostschweiz e BLS, deferendo il giudizio ai tribunali cantonali.

Diversi ex manager di Bus Ostschweiz e BLS avrebbero ottenuto in modo fraudolento sussidi per oltre 15 milioni di franchi. È quanto emerso da inchieste svolte dall'Ufficio federale dei trasporti (UFT) che ha inviato gli incarti ai tribunali di San Gallo e Berna. Nell'agosto 2023, spiega una nota odierna dell'UFT, sono state avviate due inchieste preliminari nei confronti di tre ex dirigenti di Bus Ostschweiz e due di BLS. Entrambi i casi riguardano un periodo risalente a circa cinque-dieci anni fa.

Bus Ostschweiz

Nell’ambito dell'inchiesta sulla Bus Ostschweiz l'UFT è giunto alla conclusione che gli imputati hanno venduto autobus già ammortizzati a una filiale per poi riprenderli a noleggio allo scopo di ottenere maggiori sovvenzioni. Sono accusati di violazione del divieto di ammortamenti sotto lo zero nel traffico regionale viaggiatori, che avrebbe permesso di conseguire sussidi illeciti per un totale di circa 5,5 milioni di franchi svizzeri, di cui circa 1,7 milioni provenienti dalla Confederazione.

BLS

Dall’inchiesta sulla BLS, invece, è emerso che nel settore del traffico viaggiatori gli imputati, che ora non lavorano più nell'impresa, hanno dichiarato a Confederazione e Cantoni interessati ricavi inferiori a quelli reali. Nello specifico, non hanno incluso i proventi del metà-prezzo nella comunità tariffaria «Libero» al fine di conseguire maggiori sovvenzioni. Sono accusati di aver ottenuto in modo fraudolento dalla Confederazione parte dei sussidi erogati in eccesso per un totale di circa 10 milioni di franchi.

Casi deferiti ai tribunali cantonali competenti

Poiché l'UFT ritiene che la colpa degli imputati e le somme ottenute illecitamente siano rilevanti, in accordo con il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni ha deferito il giudizio per questi due casi penali ai tribunali cantonali competenti. Per gli accusati vale la presunzione d'innocenza. Per mancanza di competenza, l'UFT non ha potuto indagare se anche i Cantoni interessati abbiano subito danni fraudolenti. A questo proposito, parallelamente all'atto di accusa ha presentato una denuncia penale presso i Ministeri pubblici dei Cantoni di San Gallo e Berna. Per quanto concerne la restituzione dell’indebito, nel frattempo avvenuta, le imprese, la Confederazione e i Cantoni interessati avevano raggiunto un accordo rispettivamente nel 2021 (BLS) e nel 2023 (Bus Ostschweiz).

Il caso AutoPostale

Negli ultimi anni sono emersi diversi casi di sovvenzioni eccessive alle aziende di trasporto pubblico. Nel 2018, l'UFT aveva scoperto che AutoPostale aveva contabilizzato in modo errato le entrate derivanti dal trasporto regionale di passeggeri sovvenzionato. In seguito, l'UFT aveva adeguato il sistema di vigilanza. L'UFT e i Cantoni hanno poi scoperto altre sovvenzioni eccessive, ad esempio da parte delle FFS, dei Trasporti pubblici lucernesi (VBL), dell'azienda di trasporto friburghese TPF e della funicolare St-Imier-Mont-Soleil (BE).