Svizzera
Quotidiani online, prezzi in forte aumento nel 2025
© Shutterstock
© Shutterstock
Ats
5 giorni fa
Leggere il giornale online costa di più: il prezzo degli abbonamenti digitali dei grandi quotidiani svizzeri è aumentato fortemente quest'anno, emerge da un'analisi pubblicata oggi da K-Tipp.

Il periodico consumeristico avanza numerosi esempi, che vanno dal Tages-Anzeiger digitale senza pubblicità, che passa da 189 franchi nel 2024 a 229 franchi nel 2025, con un rincaro del 21%, alla Neue Zürcher Zeitung (NZZ), che offre lo stesso servizio a 468 franchi, il 26% in più dell'anno prima. Anche Aargauer Zeitung, Luzerner Zeitung e St. Galler Tagblatt sono diventati sensibilmente più cari: +22%.

Stesse dinamiche del cartaceo

Secondo K-Tipp sta accadendo la stessa cosa che era già successa per gli abbonamenti cartacei, diventati più costosi nel corso degli anni. Ricevere la NZZ su carta, per esempio, nel 2025 costa 626 franchi, il 53% in più del 2015, mentre per il Tages-Anzeiger occorre sborsare 609 franchi: erano 498 dieci anni prima. E questo - sottolinea la rivista - malgrado molti abbiano ridotto le pagine e offerte essenziali: per esempio diversi quotidiani non riportano più alcuna notizia di attualità riguardo alle partite di calcio o di hockey, limitandosi a riferire degli incontri sulle loro pagine web.

L'articolo a pagamento non attira

Gli aumenti di prezzo non sorprendono Vinzenz Wyss, professore presso la scuola universitaria professionale di scienze applicate di Zurigo (ZHAW). "Gli abbonati nel settore digitale sono troppo pochi: la logica conseguenza è che si chiede di più ai clienti esistenti", spiega l'esperto di media in dichiarazioni riportate da K-Tipp. Il problema è che molti lettori non vogliono pagare per gli articoli che leggono sul web. Secondo uno studio dell'Università di Zurigo solo il 13% di chi legge notizie online ha un abbonamento a pagamento: la maggior parte consuma solo ciò che è gratuito. L'83% degli interpellati nell'ambito di un sondaggio ha dichiarato che non pagherebbe nulla o al massimo 60 franchi all'anno per un abbonamento digitale. "Gli editori hanno abituato la gente al fatto che la maggior parte degli articoli si possono ottenere gratuitamente su internet", osserva Wyss.

Gli introiti pubblicitari

Anche i ricavi pubblicitari dei giornali digitali sono inferiori alle aspettative: gli introiti vanno generalmente alle reti sociali e ad aziende come Google. Sempre secondo K-Tipp né i singoli editori né la loro associazione nazionale forniscono cifre sui ricavi da internet. Interessante è però un rapporto in merito pubblicato dall'organizzazione degli editori in Germania, secondo la quale solo il 18% delle entrate nel 2023 è arrivato dal comparto digitale, comprese le vendite di e-paper: gli editori continuano insomma a generare la maggior parte dei loro ricavi dai giornali stampati e la situazione potrebbe non essere molto diversa in Svizzera.