Svizzera
Riapre l’ambasciata svizzera a Kiev
Immagine Shutterstock
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Keystone-ats
3 anni fa
Era temporaneamente chiusa dal 28 febbraio per motivi di sicurezza. In caso di emergenza, il gruppo di lavoro dovrà però essere in grado di lasciare rapidamente il Paese

L’Ambasciata svizzera in Ucraina riapre dopo essere rimasta temporaneamente chiusa per due mesi e mezzo. La decisione è stata presa dal capo del Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae), nonché presidente della Confederazione Ignazio Cassis. L’ambasciatore Claude Wild torna nella capitale ucraina con, in una prima fase, un team di quattro membri del personale trasferibile. Il personale locale ucraino continuerà a essere impiegato presso l’ambasciata svizzera.

I lavori da svolgere
La presenza in loco dell’ambasciatore svizzero e del suo team facilita i contatti con le autorità ucraine, un aspetto importante anche in vista della Ukraine Recovery Conference (URC2022) che si terrà a Lugano il 4 e 5 luglio. Nelle prossime settimane il gruppo di lavoro dell’ambasciata continuerà a concentrarsi prevalentemente su questioni centrali come il coordinamento degli aiuti umanitari e dei progetti di sviluppo e ricostruzione, i buoni uffici e i rapporti sulla situazione in Ucraina.

La sicurezza è garantita
Una missione di accertamento del Centro di gestione delle crisi (Kmz) del Dfae accompagnata da esperti del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (Ddps) ha stabilito che la situazione della sicurezza nella capitale ucraina consente la riapertura dell’ambasciata e quindi il ritorno a Kiev di membri del personale del Dfae. Qualora la situazione dovesse deteriorarsi, gruppo di lavoro, in caso di emergenza, dovrà però essere in grado di lasciare rapidamente il Paese.

Da emergenza a programma umanitario
L’ufficio dell’aiuto umanitario a Leopoli è stato integrato nel team di cooperazione dell’ambasciata a Kiev e funge quindi da sede umanitaria distaccata. In questo modo si conclude la transizione dalla fase di emergenza umanitaria a quella del programma umanitario.

La temporanea chiusura a fine febbraio
L’Ambasciata svizzera nella capitale ucraina era temporaneamente chiusa dal 28 febbraio per motivi di sicurezza. I servizi offerti dalla rappresentanza sono stati in seguito garantiti da Berna, dalla capitale moldava Chiºinãu (diplomazia) e da Bucarest (servizi consolari). Le attività dell’ambasciata non sono quindi mai state interrotte.

Non solo Svizzera
Nelle ultime settimane sono state riaperte anche le rappresentanze di altri Paesi e a Kiev sono di nuovo presenti rappresentanti di oltre 40 Stati.

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