Giornata in chiaro-scuro oggi per il Consiglio federale: se Albert Rösti non è riuscito a convincere sul potenziamento delle autostrade, Elisabeth Baume-Schneider incassa un successo importante sulla modifica del finanziamento delle prestazioni sanitarie. Per quel che concerne il diritto locativo, Guy Parmelin aveva difeso la doppia riforma davanti ai cittadini, dopo averla respinta quando questa era ancora all'esame del Parlamento.
I due «no» alla modifica del Codice delle obbligazioni concernenti la sublocazione e la disdetta per bisogno personale dimostrano che il popolo non era convinto delle soluzioni elaborate dalle Camere: la maggioranza temeva che le proposte avrebbero aumentato lo squilibrio tra inquilini e proprietari. Inoltre, molte persone non comprendevano la necessità delle nuove regole, ha detto Parmelin in conferenza stampa.
Il ministro dell'economia ha però messo in guardia dal lasciare il diritto di locazione così com'è oggi: la legislazione dev'essere modernizzata e aggiornata in alcuni ambiti. Ciò richiede un dialogo trasparente e costruttivo tra tutti gli interessati, e servono compromessi, ha sottolineato annunciando che presto si terranno nuovi colloqui con le associazioni di inquilini e proprietari. A suo dire sono necessarie «soluzioni equilibrate».
Ampliamento autostrade
Per Rösti tre sono le chiavi di lettura che spiegano la bocciatura del decreto sulle strade nazionali. In primo luogo per una parte della popolazione la proposta era troppo ambiziosa. I referendisti hanno manifestato «una opposizione di principio a investire in questi progetti».
Il consigliere federale ha poi fatto notare come il «sì» è più importante nelle regioni che avrebbero beneficiato degli investimenti. «Non è però riusciti a convincere chi viveva più lontano della loro necessità», ha sottolineato Rösti. Infine, anche la delicata situazione delle finanze federale ha spinto qualcuno a votare «no», stando al consigliere federale. I lavori sui sei progetti in questione saranno rapidamente interrotti. Per il futuro, verrà avviata un'analisi approfondita per trovare delle soluzioni, ha concluso Rösti.
Riforma finanziamento cure
Uscita vincitrice dalle urne, seppur non con un enorme margine, Elisabeth Baume-Schneider ha definito il sì odierno alla riforma del finanziamento delle prestazioni sanitarie una «tappa significativa nello sviluppo del nostro sistema». Si tratta di un passo avanti che porterà più trasparenza, mantenendo la qualità delle cure, ha proseguito la giurassiana.
Questo cambiamento, scaturito da «quattordici anni di intensi lavori parlamentari», comporterà un alleggerimento dell'onere dei premi di cassa malati per gli assicurati, ha dichiarato la titolare del Dipartimento federale dell'interno (DFI). Baume-Schneider ha inoltre sottolineato come praticamente tutti gli attori del settore fossero concordi. Bisogna però essere pragmatici, ha puntualizzato: «Servono altre riforme, da qui vogliamo costruire».