La centrale elettrica temporanea di riserva costruita a Birr (AG) su mandato della Confederazione sarà pienamente operativa soltanto a fine marzo. Stando all'Ufficio federale dell'energia (UFE), due delle otto unità di turbine a gas saranno tuttavia disponibili già da fine febbraio per la produzione di elettricità di emergenza. Dal canto suo, l'impianto di Cornaux (NE) è a disposizione dal primo febbraio, ma non è stato sollecitato per il momento.
I ritardi
Il ritardo è imputabile all'ampiezza dei lavori di connessione alla rete elettrica, indica l'UFE in una scheda informativa a cui fa riferimento oggi l'Aargauer Zeitung e consultata anche da Keystone-ATS. La Confederazione aveva stabilito in un contratto con il gestore General Electric che la centrale di riserva sarebbe stata operativa in febbraio. Si tratta di un calendario molto serrato, aveva stimato General Electric in novembre. Se sfruttata pienamente, la prima centrale elettrica di riserva svizzera fornirà una potenza di 250 megawatt, ossia l'equivalente del quarto della potenza della centrale nucleare di Leibstadt (AG). La Confederazione calcola in 470 milioni di franchi il costo totale del suo sfruttamento fino alla primavera del 2026.
Fase di test
I test di funzionamento, iniziati in dicembre, proseguono fino alla fine di febbraio. La Confederazione ha obbligato il gestore a prendere delle misure per ridurre il rumore. Alti 21 metri, i camini delle otto turbine a gas, saranno così adeguatamente equipaggiati e verrà eretto un muro antirumore. L'impianto si trova non lontano da un complesso residenziale. Stando all'UFE, altre misure di riduzione fonica dovranno essere attuate quest'estate. Da parte sua, la centrale neocastellana di Cornaux è disponibile. "Può produrre elettricità una quindicina di minuti dopo aver ricevuto le istruzioni dall'UFE", ha indicato Yves-Laurent Blanc, portavoce del Groupe E, che gestisce la centrale. L'impianto a gas di Cornaux è dotato di una potenza totale di 43 megawatt (MW). Teoricamente, può produrre un po' meno di 200 milioni di kilowattore (kWh) all'anno, ossia l'equivalente del consumo annuo di 44'000 economie domestiche. In funzione da oltre 50 anni, l'impianto funge dal 1973 da centrale d'emergenza e di riserva.