
Ruag MRO ha realizzato nel 2024 un utile netto di 35 milioni di franchi, 15 in più dell'esercizio precedente. Il fatturato netto è salito del 4,6% a 775 milioni. A preoccupare il gruppo di armamenti sono invece le incongruenze nelle sue attività aziendali e la liquidità. Nel giugno scorso quest'ultima aveva raggiunto un "livello critico", si legge nel rapporto annuale pubblicato oggi. L'introduzione di un nuovo progetto logistico ha comportato un'instabilità dei processi e ordinativi anticipati per garantire l'erogazione delle prestazioni. Al contempo sono venuti a mancare gli anticipi di pagamento originariamente previsti, il che ha costretto il gruppo a versare anticipi finanziari. Di conseguenza, sono state ordinate misure di riduzione dei costi e sfruttare le possibilità di credito. La situazione è leggermente migliorata nel terzo trimestre. Alla fine dell'anno la liquidità ammontava a 144 milioni di franchi.
"Livello di liquidità rettificata insufficiente"
Tuttavia, viene affermato, "considerate le cattive condizioni in cui versa il parco immobiliare di RUAG e del dibattito aperto in merito all'ampliamento delle capacità di Nitrochemie", produttore di munizioni di proprietà di RUAG MRO e della tedesca Rheinmetall con sede a Wimmis (BE), "il livello di liquidità rettificata non è sufficiente a garantire l'attività d'impresa nel medio termine". La scorsa settimana le Camere federali hanno approvato una mozione che chiede al Consiglio federale di adoperarsi affinché l'azienda possa disporre entro maggio del capitale necessario per il previsto ampliamento delle capacità di Nitrochemie. L'anno scorso il Controllo federale delle finanze (CDF), le autorità e uno studio legale incaricato dal consiglio di amministrazione di RUAG hanno condotto indagini approfondite su varie attività del gruppo in passato. Esse hanno confermato le incongruenze già anticipate nelle transazioni dell'ex RUAG Division Defence.
"Gestire in modo coscienzioso le questioni passate"
Hanno inoltre fornito nuovi elementi riguardanti altre attività aziendali che non sono state svolte in modo costantemente conforme alle linee guida vincolanti, scrive il gruppo. I rapporti hanno pure evidenziato la necessità di migliorare i processi e le responsabilità all'interno dell'impresa e il coordinamento tra RUAG e gli organi politicamente sovraordinati. Il gruppo sostiene di voler gestire in modo coscienzioso le questioni passate e allinearvi la nuova organizzazione aziendale prevista a partire dal mese prossimo; numerose misure - viene affermato - sono già state avviate. "Occorrerà adoperarsi con coerenza a favore di responsabilità chiaramente definite, un'elevata trasparenza operativa e incrementi di efficienza sostenibili." Per la prima volta da quando si è verificato lo scorporo, RUAG si prefigge per il 2025 di raggiungere un margine EBIT in una fascia obiettivo di almeno il 5%, dopo il 3,8% nel 2024 e il 2,9% nel 2023. Per conseguire tale traguardo, RUAG continuerà a porre l'accento sulla stabilizzazione dell'erogazione delle prestazioni.