Svizzera
“Sarà anche la principessa, ma a me servono i tavoli”
“Sarà anche la principessa, ma a me servono i tavoli”
“Sarà anche la principessa, ma a me servono i tavoli”
Redazione
5 anni fa
Giovanni Croce gestisce il Ristorante da Elio a Davos e durante il WEF i suoi tavoli sono pieni di personalità

"Nel cuore di Davos in questi giorni si respira un’aria di stress, tutti hanno fretta, tutti corrono”. A raccontarlo ai microfoni di Radio3i (ascolta l'intervista) è Giovanni Croce, chef ticinese che da qualche anno gestisce il Ristorante da Elio. Proprio di fronte al Centro congressuale di Davos, il locale si trova a servire anche un sacco di politici e personalità mondiali.

La principessa“Uno dei primi anni che ero qui, c’era la principessa Mette-Marit di Norvegia. Continuava a spostarsi di tavolo”, racconta Giovanni. “All’inizio non osavo, ma a un certo punto ho detto ‘Adesso basta, io ho bisogno i tavoli’. Mi dicevano ‘ma è la principessa’. Eh, può essere anche la principessa, io ho bisogno dei tavoli comunque”. Alla fine, comunque, Mette-Marit ha lasciato spazio al servizio, “si è poi tirata in un tavolino per conto suo”.

Shinzo Abe e l’Amarone“Poi è stato qui il premier giapponese Shinzo Abe”, continua a ricordare Giovanni. “Ha comandato l’Amarone. Gli è piaciuto molto, che quella sera ha comandato tanto di quell’amarone”. Ma la lista è lunga e continua anche quest’anno. “Ieri c’è stata la prima ministra belga, quello spagnolo arriva stasera e oggi ci sono alcuni ministri francesi”.

La sicurezza di TrumpJustin Trudeau, premier canadese, è quasi un habitué, “ogni tanto arriva”. E Donald Trump è mai arrivato? “No, per l’amor di Dio”, risponde lo chef. Ben inteso, non è un giudizio politico il suo, quanto piuttosto professionale: le misure di sicurezza per un personaggio di primo piano come il presidente americano gli metterebbero a soqquadro il locale.

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