Il canton Berna ha ricevuto una pessima valutazione per quanto riguarda la supervisione delle operazioni di estrazione e discarica, in relazione allo scandalo ambientale legato alla cava di Mitholz-Blausee. La Commissione della gestione del Gran Consiglio, nel suo rapporto d’inchiesta pubblicato oggi, ritiene che sia necessario agire urgentemente. L’inchiesta è stata avviata nel settembre 2020 a seguito di notizie di stampa sullo smaltimento improprio di materiale proveniente dalla vecchia galleria ferroviaria del Lötschberg (BE/VS). “È inaccettabile che materiali non conformi possano essere depositati su un sito per un lungo periodo di tempo senza che questo venga rilevato durante le ispezioni”, afferma la Commissione nel suo rapporto.
“Riformare l’attuale sistema di controllo”
Le carenze nell’attuazione delle leggi e nell’esecuzione dei controlli sono dovute al gran numero di attori coinvolti, le cui competenze e compiti non sono sufficientemente definiti. La Commissione ha avuto l’impressione che ogni organo di controllo dipendesse dagli altri e che nessuno avesse una visione d’insieme o si assumesse la responsabilità globale. “Vi è urgente bisogno di riformare l’attuale sistema di controllo”, si afferma nel rapporto. La Commissione ritiene inoltre che i controlli debbano essere effettuati con regolarità e senza preavviso. Dopo i primi articoli di stampa, era emerso che la compagnia di trasporti Bls aveva già depositato scarti provenienti da vari cantieri a Mitholz dal 2012. Lo scorso anno, durante le opere di sanificazione del sito, erano pure state trovate anche 200 tonnellate di fanghi di cemento che avrebbero dovuto essere trattate in depositi specializzati. Negli allevamenti ittici presso il sottostante lago Blausee, nella Kandertal (BE), si sono verificate frequenti morie di pesci. Ci sono perizie discordanti sul possibile nesso causale tra il materiale depositato nella cava e la morte dei pesci. La Commissione non ha preso posizione su questo punto, che è attualmente oggetto di un procedimento penale.
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