Dimostrazioni
Sciopero donne scatta fra 10 giorni, al centro salari e violenza
© Gabriele Putzu
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Keystone-ats
un anno fa
Diverse persone ovunque in Svizzera scenderanno in strada contro la disuguaglianza salariale e a favore di maggiori garanzie contro violenze e discriminazioni.

È in programma fra dieci giorni, il 14 giugno, il cosiddetto sciopero delle donne: sindacati, collettivi vari nonché partiti quali il PS e i Verdi stanno in questi giorni mobilitando la base femminile affinché scenda in piazza contro la disuguaglianza salariale e a favore di maggiori garanzie contro violenze e discriminazioni. Quel giorno sono previste azioni in tutte le principali città e in molte aziende. La maggior parte delle manifestazioni si svolgerà verso sera.

Salari bassi, pensioni ridotte, violenza e discriminazione

I sindacati mettono in primo piano la situazione sul posto di lavoro. "Durante la pandemia, tutti abbiamo dimostrato solidarietà con i lavoratori nei campi della cura, delle vendite e delle pulizie: eppure le donne devono ancora fare i conti con salari più bassi, pensioni ridotte, scarso equilibrio tra lavoro e vita privata, violenza e discriminazione", ha affermato in vista dell'evento Aude Spang, co-presidente della commissione donne dell'Unione sindacale svizzera (USS).

8 - 9% di differenza di stipendio

Da parte sua la federazione sindacale Travailsuisse ha sostenuto in una conferenza stampa che la quota non spiegabile delle differenze di stipendio tra i sessi in Svizzera è in media dell'8-9%. Per le donne ciò equivale a una perdita di reddito di 9400 franchi all'anno, ipotizzando un salario medio. Buste paga più pesanti, minore tempo di lavoro e rispetto sarà quanto chiederanno le lavoratrici di molte aziende.

"Necessarie misure sistematiche"

Oltre alla questione della parità salariale, "sono necessarie misure sistematiche a livello nazionale per affrontare la violenza di genere, sessuale e domestica", osserva la consigliera nazionale Sibel Arslan (Verdi/BS), coordinatrice della rete delle donne ecologiste. Inoltre, diversi gruppi chiedono una maggiore tolleranza in vari ambiti: è il caso di associazioni di trans, intersessuali e non binari, stando a una dichiarazione dei collettivi femministi.

Un evento troppo di sinistra

L'orientamento di quest'anno dello sciopero ha però anche suscitato critiche in seno alle stesse organizzazioni femminili. Business & Professional Women Switzerland ha parlato di un evento troppo di sinistra e anche l'Associazione delle donne contadine e rurali nonché la Federazione delle donne cattoliche saranno meno coinvolte quest'anno rispetto a quattro anni fa. All'ultimo sciopero delle donne svoltosi nel 2019 avevano partecipato - secondo le stime dei promotori - circa mezzo milione di donne.