Il comune di Stadel (ZH), sul cui territorio la Nagra intende realizzare il futuro deposito di scorie radioattive, afferma di voler salvaguardare i propri interessi nel processo democratico e coinvolgere attivamente la popolazione. Il processo decisionale sarà molto impegnativo, scrive oggi il municipio di Stadel in una nota. La presentazione della domanda di licenza generale per il deposito finale in strati geologici profondi rappresenta una prima assoluta per la Svizzera. Dieter Schaltegger, sindaco del comune di poco più di 2300 anime, così commenta: "Stadel è un comune rurale molto piccolo. E saremo noi a dover tollerare il deposito". L'esecutivo di Stadel si è preparato da tempo e dall'inizio del 2024 ha fatto in modo di informare la popolazione in modo tempestivo e trasparente. Il Comune vuole anche essere coinvolto nella Berna federale, in modo che i suoi interessi siano presi in considerazione.
Due gruppi di esperti al lavoro
Oltre al Canton Zurigo, sono interessati dal progetto anche i cantoni di Argovia e Sciaffusa. Argovia, in particolare, a causa dell'impianto di Würenlingen dove saranno preparate le barre di combustibile nucleare esausto e Sciaffusa per l'immediata vicinanza a Stadel. I tre cantoni hanno unito le forze in un comitato congiunto che in un primo tempo è chiamato a prendere atto delle domande di licenza generale. La richiesta di licenza, con le sue circa 200 relazioni scientifiche, dovrà quindi essere esaminata da un gruppo di esperti cantonali (EKS) che lavorerà a stretto contatto con un gruppo di lavoro dei cantoni per la sicurezza (Sika). I Cantoni interessati dovrebbero presentare le loro prese di posizione ufficiali nell'autunno del 2027, basandosi in gran parte sulla valutazione dei due gruppi di esperti.
Verdi: "rischio di forzatura"
Nel panorama politico svizzero, i partiti di sinistra si sono già fatti avanti con le prime prese di posizione. I Verdi del canton Zurigo chiedono un riesame critico della richiesta di licenza da parte dell'Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN). Visto che al momento non esistono alternative al sito scelto dalla Nagra, ci sarebbe in particolare il rischio che la pianificazione venga portata avanti in modo forzato, anche se dovessero emergere gravi problemi di fattibilità tecnica o di idoneità del sito.
Verdi e PS per l'uscita dal nucleare
I Verdi zurighesi sono inoltre convinti che la Svizzera debba assumersi la responsabilità delle scorie nucleari prodotte a livello nazionale. Prima di costruire il deposito finale, la Svizzera dovrebbe quindi smantellare tutte le sue centrali nucleari, in modo da poter definire chiaramente la quantità di scorie nucleari radioattive da stoccare. L'abbandono graduale e vincolante dell'energia nucleare è un presupposto condiviso anche dal PS svizzero, che su X sottolinea che il deposito di scorie nucleari rappresenta un rischio enorme per le generazioni future.