Consiglio federale
Settore esecuzioni e fallimenti, verso una revisione di legge
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Keystone-ats
3 mesi fa
Anche se già oggi il settore è fortemente digitalizzato, tanto che circa l'80% delle esecuzioni è effettuato per via elettronica, il governo intende spingersi oltre, si legge in una nota. Il progetto è stato accolto favorevolmente in consultazione.

È con l'obiettivo di ammodernare il settore delle esecuzioni, facendo capo alla digitalizzazione e puntando anche su una maggiore protezione dei creditori, che il Consiglio federale ha trasmesso oggi al parlamento un messaggio relativo a una modifica della legge in materia. Anche se già oggi il settore è fortemente digitalizzato, tanto che circa l'80% delle esecuzioni è effettuato per via elettronica, il governo intende spingersi oltre, si legge in una nota. Il progetto è stato accolto favorevolmente in consultazione. Prevede l'introduzione dell'obbligo per gli uffici delle esecuzioni di indicare sull'estratto del registro se la persona è iscritta o meno fra gli abitanti del luogo. L'indicazione che il debitore non vi figura mette in guardia il creditore e permette di contrastare gli abusi, secondo l'esecutivo. Per ottenere tale informazione gli uffici d'esecuzione dovranno accedere ai dati necessari nei registri degli abitanti. Questo provvedimento è importante, perché non è ancora chiaro se in futuro sarà allestito un estratto nazionale del registro delle esecuzioni che permette uno scambio di dati sulle esecuzioni su scala nazionale, puntualizza il governo.

Disciplinamento della notificazione

Il Consiglio federale propone inoltre un nuovo disciplinamento della notificazione elettronica degli atti esecutivi. Oggi le incertezze sussistono soprattutto per quanto riguarda gli attestati di carenza di beni elettronici. Nella pratica quindi la maggior parte degli atti è rilasciata in forma cartacea, il che genera inutili costi per tutte le persone coinvolte. In futuro gli atti, gli avvisi e le decisioni saranno quindi rilasciati in forma elettronica, soprattutto nel caso in cui la persona in questione ha trasmesso gli atti per via elettronica senza chiedere esplicitamente il rilascio di atti cartacei. In risposta a una richiesta formulata in sede di consultazione, il Consiglio federale propone inoltre la possibilità di ammettere la notificazione elettronica dei precetti esecutivi a condizione che il debitore vi acconsenta e che via sia stato un primo tentativo di notificazione infruttuoso. Il diritto vigente non prevede esplicitamente l'incanto di beni mobili tramite piattaforme online, il che genera spesso incertezza del diritto nella prassi. Per questo motivo, il Consiglio federale intende inserirlo nella legge. Propone anche altre modifiche tra cui la creazione di una base legale per definire i requisiti relativi alle domande d'esecuzione, la precisazione del disciplinamento dell'esecuzione del sequestro d'arresto e la limitazione a 100'000 franchi del pagamento in contanti all'ufficio d'esecuzione per rafforzare la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.

Sì a proposta CAG-N, ma consultazione

Sempre nella seduta odierna, l'esecutivo ha approvato una proposta di modifica della legge sulla esecuzione e sul fallimento della Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale (CAG-N), auspica però che si tenga una consultazione in merito. La proposta prevede che un'esecuzione non sia comunicata a terzi nei casi in cui il creditore ha sì avviato una procedura volta a eliminare l'opposizione, ma la sua istanza non è stata accolta e tale esito è definitivo. Tuttavia il rifiuto da parte dell'ufficio d'esecuzione di dare informazioni non avviene in modo automatico, bensì su domanda dell'escusso. Nella legge si dovrebbe inoltre precisare che il debitore può presentare una tale domanda durante l'intera durata del diritto di consultazione e non solo entro il termine di un anno. Le proposte, si legge in una nota del governo, mirano a esprimere in modo chiaro la volontà iniziale del legislatore e proteggere in modo più efficace il debitore dalle esecuzioni ingiustificate.