Berna
Sì al congedo paternità anche se il figlio è nato morto
©Chiara Zocchetti
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Keystone-ats
un anno fa
Il Consiglio degli Stati ha adottato tacitamente una mozione in questo senso. Per la Camera alta "il congedo di paternità deve essere accordato nella sua integralità se il nascituro nasce morto oppure se muore alla nascita o nei 14 giorni successivi".

Il padre di un neonato nato morto o deceduto poco dopo il parto dovrebbe beneficiare lo stesso del congedo paternità. È quanto propone una mozione, seppur modificata, adottata oggi tacitamente dal Consiglio degli Stati. L'atto parlamentare, presentato da Greta Gysin (Verdi/TI), era stato approvato dalla Camera del popolo lo giugno scorso per 127 voti a 57 (6 gli astenuti).

"Il congedo va accordato nella sua integralità"

La mozione ritorna sui banchi del Nazionale tenuto conto delle precisazioni apportate dai "senatori". Per la Camera dei cantoni, il congedo di paternità deve infatti essere accordato nella sua integralità se il nascituro nasce morto oppure se muore alla nascita o nei 14 giorni successivi. Inoltre, la durata del congedo di paternità deve avere inizio il giorno in cui il nascituro nasce morto o il giorno del suo decesso. I giorni del congedo di paternità che sono eventualmente già stati presi devono essere conteggiati.

La situazione attuale

Dal 2021, i padri lavoratori hanno diritto a due settimane di congedo paternità. Lo scopo è di dare a tutti lo stesso diritto minimo, migliorare la conciliabilità tra lavoro e famiglia e promuovere il sostegno alla madre nella fase post-natale. Nel caso di un bambino nato morto o della morte di un bambino alla nascita, il congedo paternità non viene però concesso. Il congedo maternità è invece concesso - a partire dalla 23esima settimana di gravidanza - anche in caso di morte del bambino. Da qui la mozione per eliminare questa disparità di trattamento fra genitori. Per Gysin, la nascita di un bambino nato morto e la morte di un bambino alla nascita sono esperienze psicologiche traumatiche.