Berna
Successione Amherd, doppio ticket del Centro: confermati Ritter e Pfister
Ats
17 ore fa
Il partito ha presentato i candidati ufficiali che presenterà il prossimo 12 marzo all'Assemblea federale.

Il consigliere nazionale sangallese Markus Ritter e il consigliere di Stato di Zugo Martin Pfister sono entrambi eleggibili per la successione in Consiglio federale di Viola Amherd. Lo ha deciso oggi all'unanimità il gruppo parlamentare del Centro, che proporrà dunque all'Assemblea federale un ticket a due il prossimo 12 marzo, giorno dell'elezione. L'annuncio è stato dato ai media dal capogruppo alle Camere Philipp Matthias Bregy (VS) e dal consigliere nazionale e presidente del partito Gerhard Pfister (ZG), dopo che i due candidati sono stati ascoltati nel corso del pomeriggio dai parlamentari del Centro durante audizioni separate in quel di Palazzo federale.

Nessuna sorpresa

Come ampiamente pronosticabile, la decisione odierna non ha riservato sorprese. Non vi erano di fatto alternative: Ritter e Pfister sono stati i soli a rendersi disponibili per prendere il posto di Amherd da quando quest'ultima ha annunciato le proprie dimissioni a metà dello scorso mese di gennaio. Tutti gli altri potenziali papabili, comprese le personalità più di spicco del partito, si sono subito defilati, lasciando ridotta all'osso la rosa dei pretendenti. "Siamo convinti che entrambi abbiano le competenze necessarie per questo incarico", ha dichiarato Bregy. Secondo il deputato vallesano, in un contesto di grande polarizzazione è essenziale favorire un dialogo costruttivo e trovare soluzioni. Alla Svizzera serve un governo forte e unito, ha affermato dal canto suo Gerhard Pfister. "Il nostro partito svolge un ruolo centrale nel garantire la coesione e l'equilibrio politico", ha poi evidenziato. I vertici dello schieramento hanno anche sottolineato di aspettarsi che gli altri gruppi sotto la Cupola rispettino il ticket proposto, dato che viene offerta una vera e propria possibilità di scelta.

Pomeriggio di audizioni

I due sfidanti erano presenti fisicamente al breve incontro con la stampa, ma non hanno rilasciato dichiarazioni. Lo faranno invece domani, nell'ambito dell'assemblea dei delegati del Centro. Hanno però parlato con i giornalisti in precedenza, al termine delle rispettive audizioni. Poco conosciuto a Berna, Pfister ha descritto la sua come un'intensa tornata di domande. "Ora so quali sono le esigenze più importanti dei parlamentari", ha commentato a caldo, dicendosi soddisfatto per la discussione e certo di possedere la resilienza e l'energia necessarie per rivestire la prestigiosa carica. Ritter, contrariamente a Pfister deputato di lunga data nella città federale, ha sfoggiato fiducia e sicurezza, dichiarando di non essere stato sorpreso dagli interrogativi sollevati dai colleghi durante l'audizione: "Conosco bene le tematiche grazie alle riunioni del gruppo e alle sedute delle commissioni". Ha in seguito ribadito di essere a suo agio con i meccanismi del Parlamento, mentre, per quanto riguarda la sua persona, "non c'è stato molto di nuovo da dire".

Chi è Ritter

Markus Ritter, 57 anni, è deputato a Berna dal 2011. In qualità di presidente dell'Unione svizzera dei contadini (USC), è considerato come un membro influente del Parlamento e dunque il favorito, anche se tutto resta ancora da scrivere. Ritter è stato il primo a rompere gli indugi, comunicando il suo interesse per la poltrona lasciata vacante da Amherd. "Chi mi conosce sa che apprezzo i compiti difficili", aveva affermato al momento di ufficializzare la propria discesa in campo riferendosi al Dipartimento della difesa (DDPS), la cui gestione è stata molto chiacchierata negli ultimi tempi e che chi sostituirà la vallesana andrà con tutta probabilità a dirigere. Uno svantaggio per questa candidatura rischia di essere la provenienza dell'aspirante consigliere federale. Ritter è infatti del canton San Gallo, già rappresentato in governo dall'attuale presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.

Chi è Pfister

Dal canto suo, Martin Pfister è direttore della sanità del suo cantone dal 2016. Insegnante di formazione, può vantare una solida esperienza come membro di un esecutivo. Se San Gallo potrebbe addirittura fare doppietta, Zugo ha avuto due soli consiglieri federali nella sua storia e aspetta da una vita di tornare a sfoggiarne uno. L'ultimo fu Hans Hürlimann, pure del PPD (oggi Centro), rimasto in carica dal 1974 al 1982. Secondo la sezione cantonale del suo partito che l'ha sostenuto all'unanimità, Pfister sarebbe il delfino ideale di Amherd al timone del DDPS per le sue conoscenze in ambito militare. Il 61enne è in effetti colonnello dell'esercito, nelle cui file ha ricoperto più di un ruolo di responsabilità.

Possibili outsider?

Da ricordare come, al di là dei candidati ufficiali, chiunque fra gli aventi diritto di voto possa sulla carta ambire a diventare consigliere federale, anche se privo di qualsiasi esperienza politica e appartenenza partitica. Nel caso specifico, per l'elezione del 12 marzo si sono lanciati nella corsa una trentina di semplici cittadini. Si tratta però di fantapolitica, mentre la situazione potrebbe farsi effettivamente più pepata se il giorno X dovesse spuntare qualche candidatura "selvaggia" fra i parlamentari. Ad esempio, il consigliere agli Stati Daniel Jositsch (PS/ZH) ha già fatto sapere che non voterà per Ritter o Pfister e ha avanzato il nome del "senatore" Werner Salzmann (UDC/BE), a suo avviso più adatto per il DDPS. Le reali chance di un colpo di scena sono tuttavia piuttosto deboli: nessuno contesta al Centro il suo unico seggio in governo.