Berna
Successione Amherd, l'UDC sostiene Ritter, il PS non esprime preferenze
Ats
13 ore fa
A parte l'UDC, che ha espresso una preferenza per Markus Ritter e i Verdi liberali, che simpatizzano invece per Martin Pfister, nessun altro gruppo parlamentare a Berna - PLR, Verdi e PS - ha espresso una raccomandazione di voto in vista dell'elezione di domani del successore di Viola Amherd in Consiglio federale.

In vista dell'elezione di domani del successore di Viola Amherd in Consiglio federale, la maggioranza del gruppo parlamentare UDC sostiene la candidatura del sangallese Markus Ritter. Lo ha comunicato il partito in una nota odierna, precisando che rispetta il ticket presentato dal Centro. Secondo l'UDC, Ritter dimostra la necessaria volontà di leadership per affrontare i problemi del Dipartimento federale della difesa (DDPS) e, in quanto parlamentare di lunga data, conosce bene i processi della Berna federale. In importanti dossier, egli ha inoltre dimostrato di essere in grado di trovare soluzioni e alleanze valide, rileva ancora il partito. Quest'ultimo coglie l'occasione per elencare alcuni punti fermi ai quali il nuovo consigliere federale è chiamato ad attenersi: in quanto capo del DDPS dovrà ripristinare la sicurezza e la neutralità armata in modo da tenere una guerra lontana dalla Svizzera, proteggere la popolazione e non lasciarsi coinvolgere in conflitti stranieri. In caso di guerra, la Svizzera ha bisogno di un esercito forte, puntualizza l'UDC, per la quale il ministro della difesa deve essere guidato dal principio di "neutralità e deterrenza", cioè equipaggiare l'esercito invece di avventurarsi nella Nato o "affondare miliardi nel caos dell'asilo".

PS: "Nessun favorito, ma voteremo uno dei due"

I socialisti non formulano alcuna raccomandazione di voto in merito all'elezione domani del successore di Viola Amherd in Consiglio federale. "È però chiaro che voteremo uno dei due candidati ufficiali del Centro", ha detto alla stampa il co-capogruppo Samuel Bendahan (VD). "Negli ultimi tempi si sono sentite diverse critiche sul sistema che prevede un ticket con due candidati, ma anche sulla composizione del ticket del Centro [...] ma ciò è fortemente legato alla concordanza", ha spiegato il vodese. È anche grazie a questo sistema di "ticket" che "possiamo avere una vera collaborazione tra i partiti in un governo di concordanza". L'altra co-capogruppo, Samira Marti (BL), ha da parte sua deplorato l'assenza di candidate. "Dopo l'elezione di domani le donne occuperanno solo due seggi su sette, è un dramma politico", ha detto la basilese. Ad ogni modo, il gruppo socialista si ritroverà domani mattina prima della seduta per affinare la sua strategia, ha concluso Marti.

Dal PLR nessuna raccomandazione

Il gruppo PLR ha discusso oggi dell'elezione, ma non dà alcuna raccomandazione di voto, si legge in una nota inviata a Keystone-ATS. Ad ogni modo, qualora il nuovo eletto dovesse assumere le redini del Dipartimento federale della difesa (DDPS), il PLR si attende che si dia da fare in fretta per la sicurezza della Svizzera, nel periodo storico più difficile a livello di politica di sicurezza dalla caduta dell'Unione sovietica.

I Verdi liberali per libertà di voto

In vista dell'elezione di domani di un nuovo consigliere federale al posto della "ministra" dimissionaria della difesa, Viola Amherd, il gruppo Verde liberale lascia libertà di voto, pur ribadendo che le posizioni del consigliere di Stato di Zugo, Martin Pfister, sono più vicine al loro partito rispetto a quelle del consigliere nazionale Markus Ritter (SG) Per i Verdi liberali, Pfister è più vicino al PVL sui temi che spaziano dalle relazioni bilaterali con l'Ue, al ruolo della Svizzera nell'architettura di sicurezza europea, dai temi di politica economica e finanziaria, alla svolta energetica, si legge in una nota odierna. Ad ogni modo, in generale il nuovo membro del governo dovrà agire nel rispetto della collegialità, assumendosi la responsabilità per l'intero Paese, specie in tempi difficili come questi. Non dovrà insomma limitarsi a coltivare il proprio orticello. Il nuovo governo dovrà inoltre mostrare lungimiranza e agire compatto.

Verdi, la raccomandazione di voto forse domani

In vista dell'elezione del successore di Viola Amherd in Consiglio federale, il gruppo parlamentare dei Verdi si dà appuntamento per domani mattina alle 07:30, giorno dell'elezione, per un'eventuale raccomandazione di voto. Lo hanno comunicato stasera i consiglieri nazionali Fabien Fivaz e Aline Trede, che hanno tuttavia criticato la scelta del Centro per aver presentato un ticket un po' troppo in là con gli anni e nemmeno una donna. Il consigliere nazionale sangallese Markus Ritter (57 anni), e il consigliere di stato di Zugo Martin Pfister (61 anni), non sarebbero, secondo gli ecologisti, molto rappresentativi della popolazione. Per gli ecologisti, che non mettono in dubbio il seggio del Centro in governo anche se anche a loro ne toccherebbe almeno uno dal punto di vista aritmetico secondo quanto affermato da Fivaz, si tratta per il Centro di una rottura rispetto al passato, quando erano stati scelti candidati più progressisti su alcuni aspetti, come Doris Leuthard (vedi questione abbandono dell'atomo), la stessa Viola Amherd (uguaglianza di genere), Flavio Cotti (questione europea) e Jospeh Deiss (adesione all'ONU). Stando ai Verdi, i due candidati hanno risposto più o meno dettagliatamente alle domande loro poste, promettendoci - hanno affermato Fivaz e Trede - che terranno conto se eletti del nostro ruolo quale maggiore gruppo parlamentare di opposizione a Berna impegnato sulle questioni climatiche e ambientali. Comunque vada, hanno sostenuto Fivaz e Trede, il futuro Consiglio federale sarà un po' più spostato a destra rispetto ad ora.