Svizzera
Successione Amherd, "Tra Ritter e Pfister non c'è più un vero favorito"
Redazione
16 ore fa
Alla vigilia dell'elezione del successore di Viola Amherd in Consiglio federale, il consigliere agli Stati Fabio Regazzi descrive l'aria che si respira sotto la cupola. "È un testa a testa tra i due candidati, difficile fare un pronostico".

Domani verrà eletto il successore di Viola Amherd in Consiglio federale. Un seggio che si contendono i due candidati ufficiali del Centro, ovvero Markus Ritter e Martin Pfister. Questa mattina, tuttavia, sotto la cupola di Palazzo federale Consiglio nazionale e degli Stati hanno continuato con i propri lavori parlamentari, come previsto dalla sessione. Ma a Berna che aria si respira alla vigilia di questo importante appuntamento elettorale? "Sarà perché siamo occupati a discutere diversi temi, ma apparentemente non c'è una grande tensione", spiega a Ticinonews Fabio Regazzi, "senatore" ticinese del Centro. "Probabilmente da domani mattina la tensione salirà, o forse già questa sera in occasione della famosa notte dei lunghi coltelli". Il riferimento è alla sera che precede l'elezione dei consiglieri federali da parte dell'Assemblea federale, ovvero quando i gruppi parlamenti possono creare alleanze o tradimenti dell'ultimo minuto per eleggere una o l'altra persona. Una dinamica che "probabilmente non si creerà questa sera", precisa Regazzi.

"Non c'è più un vero favorito"

Il ticket presentato dal Centro è a due, con un nome più conosciuto tra i corridori di Palazzo federale e uno meno. Il primo è quello di Markus Ritter, consigliere nazionale dal 2011 e presidente dell'Unione svizzera dei contadini "è considerato un peso massimo del Parlamento e non ha avuto bisogno di particolari consigli o suggerimenti". Mentre il secondo, Martin Pfister, è consigliere di Stato a Zugo, dove dirige il Dipartimento della sanità. "Lui è sicuramente meno conosciuto e all'inizio veniva considerato come un 'outsider', ma si è dato molto da fare e si è calato molto bene nel ruolo di candidato all'esecutivo federale. La sensazione è che stia recuperando terreno". Anche per questo Regazzi è in difficoltà nel fare un pronostico. "Se all'inizio avrei detto che Ritter aveva quasi l'elezione in tasca, ora la sensazione è che i due candidati si giochino la nomina in un testa a testa, sul cui esito è difficile esprimersi".