Le etichette presenti sui vini svizzeri non dovranno indicare il valore nutritivo e gli ingredienti. È quanto pensa il Consiglio federale, dettosi disposto a sostenere una mozione della Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio nazionale che chiede al governo di rinunciare ad adeguare le disposizioni nazionali sull'etichettatura alle norme Ue. Nel quadro della revisione dell’ordinanza sulle bevande, la Commissione crede che basti indicare sulle etichette i costituenti rilevanti del prodotto, ossia alcol e solfiti, tanto più che solo una piccola percentuale della produzione vinicola svizzera viene esportata.
Alcun vantaggio per i consumatori
Per la commissione, inoltre, un obbligo di dichiarazione del valore nutritivo e degli ingredienti non comporterebbe alcun vantaggio per i consumatori e per la società. Per i produttori nazionali e locali, nonché per il commercio, una modifica delle etichette comporterebbe invece un aumento dei costi dovuto a nuovi oneri di analisi e amministrativi non trasferibili sui prezzi dei prodotti. Tali riflessioni sono condivise anche dal Consiglio federale, secondo cui, nell’ambito dell’attuale revisione legislativa, ha deciso di rinunciare alle relative disposizioni Ue come richiesto anche dai produttori elvetici. Il Governo, che intende rivalutare la situazione fra due o tre anni, fa tuttavia presente che i produttori svizzeri che desiderano esportare i rispettivi prodotti verso il mercato comunitario dovranno in ogni caso rispettare le normative europee.