Esercito
Süssli: "All'esercito mancano mezzi per 11,7 miliardi"
Keystone-ats
un anno fa
Almeno fino al 2027 i mezzi a disposizione saranno limitati e bisognerà quindi pensare a nuove priorità.

A causa del rallentamento delle uscite attribuite all'esercito, a quest'ultimo mancano mezzi per 11,7 miliardi di franchi. Lo ha dichiarato oggi davanti ai media il capo dell'esercito Thomas Süssli, riferendosi a notizie dei media circa un deficit miliardario nel bilancio dell'armata. Il rinvio del previsto incremento, fino all'1% del PIL, dei mezzi attribuiti all'esercito dal 2030 al 2035 significa che fino almeno al 2027 i mezzi a disposizione saranno limitati e che bisognerà quindi pensare a nuove priorità. Maggiori mezzi a disposizione della truppa si vedranno a partire dal 2028 e nel 2035. Fra l'altro, ha puntualizzato Süssli, già nel marzo 2023 l'Esercito aveva comunicato in modo trasparente che cosa significasse il ritardo nell'incremento del budget destinato alla truppa.

Tutti i pagamenti sono stati garantiti per l'anno in corso

Secondo un'inchiesta di SRF, all'Esercito svizzero mancherà un miliardo di franchi entro la fine del 2025 per pagare gli acquisti già decisi. Una situazione che Süssli ha illustrato oggi alla Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati. Secondo il capo dell'esercito, a fine 2022 l'Esercito svizzero aveva impegni finanziari in sospeso per circa 13 miliardi. Tutti i pagamenti sono stati garantiti per l'anno in corso, ha precisato. Altri obblighi, per un totale di 800 milioni, sono stati rinviati al 2025. La cifra di 1,2 miliardi mancanti non è nostra, ha puntualizzato Süssli, aggiungendo che "siamo in grado di pagare tutti i nostri conti".

Niente drammi

Per Süssli, il fatto che ci siano problemi di liquidità non è un dramma. La gestione di questo aspetto non è sempre facile, ma è un problema che può essere risolto. A suo parere, in ogni caso, "non sono stati commessi errori". I nostri specialisti hanno fatto ciò che era necessario, ha sottolineato, ribadendo che l'esercito ha comunicato in modo trasparente in ogni momento, sia alle commissioni parlamentari sia alla "ministra" della Difesa Viola Amherd. Nei prossimi anni, le forze armate dovranno comunque negoziare le modalità di pagamento con i produttori e i fornitori di attrezzature. Non si escludono ritardi nelle consegne per il 2025 e oltre. "Gli investimenti per il rafforzamento delle capacità di difesa non saranno possibili fino al 2028", ha dichiarato. A patirne sarà, per esempio, l'artiglieria, compresi i carri armati, tutti elementi che sono diventati importanti alla luce della guerra in Ucraina.

Alleggerire il bilancio di circa 3,5 milioni

Süssli ha poi spiegato che la recente cancellazione - decisione che ha suscitato qualche malumore - di due grandi manifestazioni come Air Spirit 24 e Defence 25, e di appuntamenti minori, alleggerirà il bilancio dell'esercito di circa 3,5 milioni. L'esercito ha deciso di effettuare i tagli per concentrarsi sulle proprie capacità di difesa. Al momento, l'esercito sta lavorando per risolvere i problemi di liquidità causati dal rinvio dell'aumento del budget. Attualmente si sta lavorando a soluzioni per il 2025. In particolare, si stanno riesaminando progetti di armamento più importanti, come Air2030, ha aggiunto Gerhard Jakob, direttore delle finanze delle Forze Armate. Si stanno cercando opzioni per rendere più flessibili le rate di pagamento. Ciò non avrebbe alcun impatto sui tempi di consegna e non comporterebbe costi aggiuntivi.

I tag di questo articolo