Le rendite dell'assicurazione militare, gestita dalla Suva, l'anno scorso sono state per la prima volta nettamente inferiori alle spese di cura. Lo rivela il risultato annuale 2023 dell'azienda di diritto pubblico indipendente, da cui emerge anche che l'importo complessivo delle assicurazioni versate non ha ancora raggiunto i livelli prepandemici.

L'anno scorso la Suva ha speso nettamente di più (71 milioni), si legge nella nota, grazie all'aumento delle spese di cura a causa di un numero maggiore di assicurati e alla diminuzione dei beneficiari delle rendite. Tra queste ultime figurano, come decretato dalla legge federale sull'assicurazione militare, la rendita d'invalidità, quella per superstiti e quella per menomazione dell'integrità. Rispetto all'anno precedente, nel 2023 sono aumentati i casi notificati alla Suva (46'532 contro i 40'812 del 2022) e, di riflesso, anche l'importo complessivo delle prestazioni assicurative versate (172,8 milioni di franchi, 166 milioni l'anno prima). Non si sono discostate dalla media pluriennale, invece, le indennità giornaliere che nel 2023 si sono attestate a 25,5 milioni di franchi.