Iniziativa per il futuro
Swissmem: "1 azienda su 3 nel settore pensa a lasciare la Svizzera"
©Gabriele Putzu
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Ats
3 giorni fa
L'imposta sulle successioni, che punta a tassare le eredità superiori ai 50 milioni di franchi al 50%, è stata fortemente criticata dall'organizzazione di categoria del settore delle macchine, dell'elettrotecnica e della metallurgia.

L'imposta sulle successioni proposta dall'iniziativa denominata "per il futuro" dei Giovani socialisti (GISO) minaccia un'azienda su tre nel settore delle macchine, dell'elettrotecnica e della metallurgia (MEM) e quasi una su due sta valutando l'ipotesi di lasciare la Svizzera: lo sostiene l'organizzazione di categoria Swissmem sulla base di un sondaggio fra i suoi membri.

L'iniziativa

La proposta di modifica costituzionale che punta a tassare le eredità superiori ai 50 milioni con un'aliquota del 50%, destinando poi i fondi alla protezione del clima, avrebbe un impatto sul 33% delle 228 imprese che hanno partecipato al rilevamento. Il 58% afferma di non essere interessata, mentre il 9% non lo sa.
Se fosse accolta l'iniziativa si applicherebbe già a partire dalla domenica di votazione e non dall'entrata in vigore delle normative di attuazione. Alla domanda "in qualità di titolare di un'azienda o di proprietario dell'azienda da lei gestita, ha fatto dei chiarimenti per un trasferimento tempestivo prima della data della votazione?" il 43% di 66 persone ha risposto con sì, il 36% con no e il 21% con un "non so".

Le dichiarazioni di Swissmem

"Oltre il 40% delle ditte sta pensando di trasferirsi: questo dimostra quanto sia grande l'incertezza", afferma il presidente di Swissmem Martin Hirzel, citato in un comunicato odierno. "Alcuni imprenditori si sentono addirittura traditi: hanno costruito un'azienda per generazioni e creato posti di lavoro. Ora si vuole togliere loro tutto questo". "L'iniziativa colpisce al cuore le imprese familiari", insiste l'imprenditore. "Gli eredi non avrebbero la liquidità necessaria per pagare le tasse, per molti sarebbe difficile ottenere un prestito bancario", aggiunge. "La conseguenza è che le aziende dovrebbero essere smembrate e vendute, realisticamente di solito all'estero".